ANCONA Valorizzazione della cultura locale, teatri, spettacoli e anche libri: sono le idee nella nostra regione su come spendere i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la cultura annunciati dal ministro Gennaro Sangiuliano, nella sua visita marchigiana di metà dicembre. «Il Pnrr - ha detto - porterà 4 miliardi di euro di cui 100 milioni sono destinati alle Marche: li spenderemo per mettere in sicurezza il patrimonio culturale, per la digitalizzazione, la rimozione delle barriere e la valorizzazione dei borghi», confermando la volontà di far rivivere villa Buonaccorsi, preziosa dimora sulle colline nei dintorni di Potenza Picena.
Le peculiarità
Va nel particolare, Giorgia Latini. «Bisogna cercare - commenta la deputata - di mettere in risalto i nostri caratteri identitari e culturali.
Gli eventi
Una quota dei finanziamenti, il presidente Amat Piero Celani, la vorrebbe destinare per riportare il teatro tra la gente. «Con il “teatro fuori di sé” – spiega – ho in mente di riprendere un’idea dei tempi della presidenza della provincia di Ascoli: portare la cultura sui territori, il teatro tra la gente, e non solo nei luoghi deputati, che si svolga in palcoscenici naturali come piazze o luoghi panoramici. Abbiamo chiesto 300mila euro alla Regione per realizzare grandi eventi, uno in ogni provincia, scegliendo località colpite dal sisma o dall’alluvione, dando attenzione all’aspetto sociale. Con due o tre milioni di euro il progetto durerebbe, e si ricreerebbe il rapporto di fiducia con la gente». Aiuterebbe anche l’indotto e il lavoro del settore, e a questo proposito, Velia Papa, direttore di Marche Teatro, afferma che «strutture come la nostra, sono in crescita, anche grazie ai finanziamenti. Tutti siamo un po’ sotto organico, e servirebbero fondi per assumere, per aiutare ulteriormente lo sviluppo. La risposta del pubblico è buona, e i teatri di produzione, con un aumento di organico, favorirebbero la creatività giovanile e la diversificazione dell’utenza». Maggiori fondi allo spettacolo sarebbero, per la presidente del Consorzio Marche Spettacolo, Katiuscia Cassetta, «un’ottima boccata di ossigeno. Vedremo nelle prossime settimane, come poter mettere le attività a sistema. Stiamo pensando a collaborazioni con il settore produttivo, confrontandoci ancora con la Regione, e continueremo a monitorare le ricadute sul territorio».
I volumi
Non solo attività, ma anche musei, e il professor Stefano Papetti ricorda che «il ministro ha parlato di catalogazione e informatizzazione dei beni culturali, la valorizzazione dei musei e la promozione di festival. Positiva l’attenzione anche verso la conservazione, altrimenti come si fa a tutelare i beni culturali?». L’editore Andrea Livi spera che ci possano essere fondi anche per «i libri, che restano e danno un senso alla cultura di questa regione. Oggi si conservano i volumi ieri, ma un domani le biblioteche conserverebbero anche quelli di oggi. Fondi per l’editoria lascerebbero una traccia profonda».