ANCONA - Ricordate quando andare all’Inps era un po’ come finire all’ufficio postale nell’ora di punta? Numerino e un’attesa senza punti di riferimento. Bene, resettare tutto. Da lunedì prossimo l’Inps avvierà un nuovo sistema di relazioni con il pubblico, eredità diretta del lavoro sotto lockdown che, per la parte marchigiana, ha fatto diventare la sede regionale una case history, un caso di storia cioè un modello di efficienza che continua a marciare con medie tra le prime in Italia per velocità di erogazione delle misure a sostegno dei lavoratori. Per la cronaca tra cassa integrazione ordinaria, in deroga, assegno ordinario e fondo di solidarietà ha erogato pagamenti a oltre 160mila lavoratori marchigiani. C’è un problema sulla cassa in deroga perché in Regione ci sono 1300 domande bloccate perché il plafond non è stato rinnovato dal governo. Si tratta quindi di 4-5000 lavoratori che non potranno ricevere assistenza.
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La nuova relazione con gli sportelli consisterà nel telefonare al presidio telefonico per avere un appuntamento (data e ora) e una modalità di contatto (Skype, Teams o via telefono). Alla data e ora fissata sul canale scelto (digitale o telefonico) avverrà l’incontro tra il funzionario e l’utente che in questo modo non avrà più bisogno di recarsi fisicamente in via Maestri del Lavoro (per la sede regionale). Tempi certi anche per la durata del colloquio: 15 minuti. «È una consapevolezza di opportunità diverse che ci lascia il post-Covid 19» spiega il direttore Inps Marche, Fabio Vitale. Quella delle relazioni con il pubblico è una delle novità più interessanti, ma non l’unica.
Il 15 ripartirà anche l’attività ispettiva di vigilanza. Il primo fronte su cui si agirà sarà quello di verificare che i lavoratori inseriti in cassa integrazione non siano stati utilizzati in smart working. Il fierissimo sospetto marcia osservato i dati delle fatturazioni delle aziende che invece vanno avanti. Segnale che una parte del personale è andata avanti ugualmente con il lavoro. Un altro fronte che interessa molto la direzione centrale è quello dei controlli su redditi di cittadinanza per verificare l’esistenza di illeciti nella percezione dei soldi. Infine lunedì prossimo sarà riaperto anche il centro medico legale e per questo specifico sportello la novità consisterà nel non-rispetto del criterio dell’alterazione della temperatura corporea oltre 37,5 per malati oncologici che comunque saranno sottoposti a visita. Dunque una maggiore attenzione per una categoria fragile.
Riaprono le sedi infine, tutte sanificate ma il rientro per il personale in ufficio sarà su base volontaria. Saranno garantiti i servizi essenziali di back offic: pensioni, rapporti con le aziende, i finanziamenti che riceveranno le aziente, entrate contributive. Ma addio agli sportelli, ovviamente, vista la svolta della consulenza virtuale.
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