ANCONA - Il numero dei ricoveri nelle Marche torna a superare quota 300, come non capitava dall’11 maggio scorso, poco dopo la fine del lockdown. Allora erano 305 su 3.227 soggetti positivi al Coronavirus (il 9,4%), ieri 301 su 5.641 (5,3%). E per la terza settimana consecutiva, come emerge dall’ultimo report del monitoraggio di ministero della Salute e istituto superiore di Sanità, l’indice di trasmissibilità del contagio nella nostra regione supera la soglia di sicurezza, fissata a quota 1, oltre la quale l’epidemia riprende a correre.
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L’Rt stimato per le Marche, calcolato come per le altre regioni sui casi asintomatici in un range di 14 giorni nel periodo 8-21 ottobre, ieri era a 1.48, in linea rispetto a quello di una settimana fa (1.47) e inferiore alla media nazionale (1.7).
Ma il trend è in crescita: nel report di metà ottobre l’Rt era a 1.13, l’8 ottobre a 0.91, ancora in zona sicurezza.
Anche ieri la curva epidemiologica ha avuto una robusta spinta verso l’alto dai nuovi casi positivi diagnosticati, ben 524 dall’esame di 1.968 tamponi del percorso prime diagnosi, con un tasso di positività del 26,6%, ancora molto alto anche se inferiore a quello del giorno precedente (686 positivi su 2.372 test). Con i positivi di ieri il totale nelle Marche sale a 13.619, con un incremento giornaliero del 4%. La provincia di Ancona torna a essere quella con più contagi (220) seguita da Macerata (117), Ascoli Piceno (62), Fermo (49) e Pesaro Urbino con 44 casi, mentre altri 32 provengono da fuori regione.
Le modalità di contagio - evidenziate nel bollettino del Servizio Sanità, con l’Osservatorio epidemiologico regionale dell’Ars - derivano soprattutto da contatti stretti con positivi (134 casi) o con soggetti dello stesso ambito domestico (99), mentre per 71 dei positivi la diagnosi è partita dai sintomi. Pesa ancora, in attesa che le restrizioni diano risultati visibili, l’effetto movida, con 34 casi riconducibili a contatti in ambienti di vita-divertimento. Gli altri casi sono emersi dall’ambiente scolastico (15), da quello lavorativo (12), dal setting assistenziale (6), mentre 10 casi sono emersi dallo screening del percorso sanitario e su altri 143 (un numero elevato che testimonia le difficoltà di tracciamento) sono ancora in corso le indagini epidemiologiche. L’ondata d’autunno dell’epidemia continua a premere sulle strutture sanitarie. Ieri ha avuto un altro balzo, con 15 pazienti in più, il totale dei ricoveri per Covid nelle Marche, saliti a 301 nonostante gli 8 dimessi in 24 ore. E se per un giorno resta invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva (39), c’è un brusco aumento di ricoveri in area semi-intensiva, saliti da 52 a 81 (+29) mentre i degenti in reparti non intensivi scendono da 195 a 181 (-14). Scavalcano quota 5mila i positivi in isolamento domiciliare (da 4.850 a 5.340), mentre salgono a 5.641 i positivi attuali, somma di ricoverati e in isolamento, mentre scende da 9.524 a 9.478 la vasta platea dei soggetti in quarantena precauzionale dopo contatti ravvicinati con soggetti positivi.
Davanti a quest’onda di piena, non riesce a tenere il passo il trend di guariti e dimessi, saliti ieri a 6.965 (+15). E purtroppo sale il numero dei decessi, ieri 6 in 24 ore, un numero che non si vedeva dalla scorsa primavera e che fa salite il totale nelle Marche a 1.019, con un’età media di 81 anni. Si tratta di pazienti dai 74 agli 87 anni e tutti, informa il bollettino della Regione, soffrivano di patologie pregresse.