Carenza bombole d'ossigeno nel fermano e nel maceratese, Saltamartini: «Pronte azioni risolutive»

Carenza bombole d'ossigeno nel fermano e nel maceratese, Saltamartini: «Pronte azioni risolutive»
Carenza bombole d'ossigeno nel fermano e nel maceratese, Saltamartini: «Pronte azioni risolutive»
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Martedì 24 Gennaio 2023, 18:15

ANCONA- «Non appena Federfarma ci ha comunicato la carenza di bombole di ossigeno nelle farmacie delle province di Macerata e Fermo ci siamo attivati con la VitalAire per risolvere il problema. L'azienda, dopo numerosi solleciti e una diffida, ha assicurato che intraprenderà una serie di azioni sperando che siano risolutive». Lo fa sapere l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini sul tema dei «gravi disservizi nell'erogazione dell'ossigeno liquido-gassoso sul territorio delle due province marchigiane di competenza della VitalAire». 

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La situazione generale

«Assicurano che è stata ordinata la produzione di nuovi dispositivi i quali, compatibilmente con le tempistiche per reperire le materie prime disponibili sul mercato, saranno impiegati nell'esecuzione del servizio - prosegue l'assessore - inoltre la società ha introdotto un ulteriore automezzo per ritirare bombole vuote in modo da poterle ricondizionare e ridistribuirle nel modo più veloce possibile.

La Vitalaire sta provvedendo a consegnare almeno quattro bombole per ciascuna farmacia richiedente, di modo da consentire a tutte di disporre di un quantitativo sufficiente a garantire la continuità assistenziale dei pazienti - riferisce Saltamartini - inoltre garantisce di aver potenziato il numero minimo di contenitori di ossigeno gassoso presenti nel deposito dedicato all'appalto». Alla data del 4 gennaio «erano quattro i disservizi segnalati sul territorio di Fermo e otto in quello di Macerata», fa sapere la Regione che, conclude Saltamartini «ha fatto quanto poteva; se mancano medicinali spesso si può sopperire con gli equivalenti ma nel caso dell'ossigeno ci possiamo solo rivolgere alla ditta che ha vinto la gara d'appalto per la fornitura: a pagare le conseguenze però non possono essere i cittadini. Allo stato attuale le carenze sono risolte».

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