Marche, il calzaturiero
alla conquista del mondo

Marche, il calzaturiero alla conquista del mondo
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Lunedì 3 Marzo 2014, 16:59
MILANO - “Il mercato italiano molto importante; quello europeo lo altrettanto, ma non possiamo dimenticare che pi del 50% delle calzature marchigiane viene venduto fuori dalla Ue. Un trend in crescita e che si rivela fondamentale per l’economia del distretto marchigiano. All’estero ci viene richiesto soprattutto autentico ‘Made in Italy’, alta affidabilità del prodotto e certificazione della sua provenienza. E questa deve essere la frontiera cui affidare una strategia di ulteriore crescita del calzaturiero marchigiano e, più in generale, della nostra manifattura”.



Lo ha detto oggi il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, durante la sua visita al Micam di Milano. Il presidente ha incontrato gli operatori presenti in fiera ed ha partecipato agli eventi organizzati nello stand del distretto calzaturiero delle Marche.



“Siamo il Paese della grande bellezza, il Paese che il mondo guarda con ammirazione per la sua storia di successo e l’affidabilità straordinaria dei suoi prodotti – ha detto Spacca –. Un patrimonio prezioso per la cui valorizzazione dobbiamo sviluppare una più forte e mirata strategia di marketing. Fondamentale è sicuramente l’approvazione da parte della Ue del ‘Regolamento sul Made in’, che ci auguriamo possa arrivare prima del termine dell’attuale legislatura europea, ma è altrettanto importante che la promozione del prodotto vada incontro ai desideri dei consumatori, soprattutto internazionali: l’istantanea possibilità di riconoscere l’autenticità di una calzatura realizzata davvero in Italia”.



Durante la visita agli stand, Spacca si è confrontato con gli imprenditori marchigiani. “Ho registrato un cauto ottimismo da parte loro – ha detto - Dopo i primi due giorni di fiera è già possibile un primo bilancio. Bene gli ordinativi, numerose le presenze di compratori soprattutto del far east, non solo cinesi ma anche giapponesi. Preoccupazione, invece, per quanto sta accadendo in Ucraina e per le ripercussioni sul mercato russo, il primo per l’export delle calzature marchigiane. Qualche punto interrogativo, in questo senso, aleggia sulla conferma degli ordinativi fatti dai buyers russi”.



Il comparto resta comunque solido e in crescita. “La conferma – ha detto Spacca – è stata solennemente evidenziata dal commissario europeo Hahn che ha citato il distretto della calzatura marchigiano quale esempio di innovazione e applicazione di nuove conoscenze, insieme all’economia blu delle Canarie e all’organizzazione sanitaria delle Fiandre. Un’iniezione di fiducia per tutti gli imprenditori della nostra regione. Questa è la strada che dobbiamo continuare a percorrere: innovazione e ricerca, unite all'internazionalizzazione, magari con più solidarietà e contratti di rete tra le imprese. Le istituzioni accompagnano questo percorso. Il distretto calzaturiero è per le Marche fondamentale, non solo per numero di occupati e imprese attive, ma anche perché rappresenta un patrimonio di conoscenze che stimola lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi”.
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