Caccia al lupo, braccio di ferro ambientalisti-agricoltori sul futuro della specie

Caccia al lupo, braccio di ferro ambientalisti-agricoltori sul futuro della specie
Caccia al lupo, braccio di ferro ambientalisti-agricoltori sul futuro della specie
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Sabato 24 Dicembre 2022, 03:35

ANCONA - Si scrive fauna selvatica, nelle Marche si legge soprattutto lupo e cinghiale. Due specie osservate speciali - anche a livello governativo - il cui futuro sta spaccando la regione, con polemiche roventi che hanno preso di mira il consigliere Giacomo Rossi (Civici) e il collega leghista Mirko Bilò.

 


Allarme animali selvatici


Un passo indietro: mentre a Roma il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti ha presentando un emendamento alla Manovra finanziaria per la gestione dell’emergenza cinghiali, nelle Marche Rossi ha inviato alla Camera una proposta di legge che prevede l’abbattimento selettivo con una deroga alla normativa europea in materia di gestione dei lupi e dei lupi ibridi.

Perchè da settembre a questa parte «sono numerosi gli episodi segnalati di aggressioni agli animali, con gli allevatori in alcuni casi accerchiati da un branco». Una situazione di allarme che si è estesa a macchia d’olio, tanto che la stessa Regione lo ha ammesso: «La problematica della fauna selvatica in libera circolazione sta diventando una questione molto delicata e complessa che occorre affrontare con ancora più efficacia e programmazione tra tutti i soggetti territoriali competenti». 


La polemica 


E mentre l’assessorato regionale aspetta la conclusione delle festività natalizie, il consigliere Giacomo Rossi è entrato a gamba tesa sulla questione, scatenando le associazioni ambientaliste e contro la caccia. Ma trovando anche il sostegno di Confagricoltura con il presidente di Ancona, Antonio Trionfi Honorati: «Il lupo è un grande predatore ed in ambienti estremamente antropizzati come i nostri è inevitabile che gli attacchi agli animali domestici aumentino progressivamente - spiega il presidente - Così come avviene in molti paesi d’Europa (ben più vasti del nostro) è necessario che si stabilisca il numero massimo di esemplari che il territorio può ospitare e se ne mantenga controllato il numero, se necessario anche tramite prelievi di selezione. Ancor più necessari quando si è in presenza di ibridi, pericolosi sia per l’uomo che per la conservazione del lupo stesso». 


La protesta


Diametralmente opposta la posizione della Lac (Lega per l’abolizione della caccia) e di Legambiente con il responsabile regionale Marco Ciarulli: «Si fermi la scellerata alleanza anti-lupi siglata in questi giorni anche nelle Marche. La proposta di legge è una trovata che, oltre a non affrontare il reale problema della corretta coesistenza tra lupo e attività antropiche, rappresenta un favore unicamente all’ala più oltranzista del mondo venatorio che con la fauna selvatica ha un rapporto distorto e vecchio». Il caso di Natale è servito.

 

 

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