ANCONA - 566 euro: è la cifra spesa nel 2022 per la bolletta idrica da una famiglia marchigiana con un consumo di 192 mc l’anno (487 euro la media nazionale), con un incremento del 4,2% rispetto al 2021. Aumenti in tutti i capoluoghi di provincia italiani, ad eccezione di Forlì-Cesena che registra una piccola variazione all’ingiù dello 0,6%: l’incremento supera il 20% a Bolzano (+26,3%), Savona (+25,5%) e Trento (+21%); oltre il 10% in altri dodici capoluoghi, ossia Milano, Belluno, Sondrio, Como, Novara, Verbania, Chieti, Pescara, Pavia, Cremona, Catania, Messina.
Bolletta dell'acqua, nelle Marche 566 euro a famiglia ogni anno
Frosinone resta in testa alla classifica dei capoluoghi più cari con una spesa media annuale di 883 euro (in aumento del 4,2% rispetto al 2021), mentre Isernia conquista la palma di più economico con 174 euro.
La Toscana si conferma la regione con la tariffa più elevata (770 euro, +5,5%) e tutti i suoi capoluoghi, ad eccezione di Carrara, rientrano nella top ten delle città più care per l’acqua.
La fotografia emerge dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, che ha preso in esame le tariffe per il servizio idrico integrato applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2022 in riferimento ad una famiglia tipo composta da 3 persone un consumo annuo di 192 metri cubi. Con un uso più consapevole e razionale di acqua, che abbiamo quantizzato in 150 mc invece di 192 mc l’anno, una famiglia marchigiana risparmierebbe più di 140 euro l’anno.
I DATI SULLA DISPERSIONE IDRICA
In riferimento ai soli capoluoghi di provincia italiani, emerge che a livello nazionale va dispersa il 42% dell'acqua immessa, con evidenti differenze fra le singole regioni e anche fra i singoli capoluoghi della stessa Regione. Nelle Marche, a Pesaro si disperde il 40,6% della risorsa idrica, A Macerata solo il 9,8%., mentre ad Ancona il 31,3%.
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