Biogas, la procura chiede il processo
per sedici: "Irregolarità e mazzette"

Biogas, la procura chiede il processo per sedici: "Irregolarità e mazzette"
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Giovedì 29 Ottobre 2015, 16:49 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 13:05
ANCONA - In sedici rischiano un processo a vario titolo nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità e mazzette pagate per realizzare impianti a biogas nelle Marche.





Implicate 16 società, e la Procura di Ancona ha chiesto il rinvio a giudizio per altrettante persone. Per 11 si ipotizza il reato di corruzione: i funzionari regionali Luciano Calvarese e Sandro Cossignani (accusato anche di concussione), gli imprenditori Diego Margione, Lorenzo Binci, Guido Leopardi Dittajuti, Francesca Colonnelli, Antonio Lazzarini e Alessandro Lazzarini, Alessandra Severini e il funzionario provinciale Sergio Rovinelli.



La posizione dell'imprenditore Marco Maracci è stata stralciata e verrà esaminata dal tribunale di Teramo. Un altro indagato, Christian Cesaroni, è stato oggi rinviato a giudizio dal gup Francesca Zagoreo per falso ideologico e truffa aggravata.



Tra gli altri reati contestati, a vario titolo, anche truffa aggravata, abusi edilizi, falso ideologico e violazioni di norme sul trattamento rifiuti. Gli altri indagati sono gli imprenditori Lorenzo Ramovecchi, Franco Passamonti, Paolo Pesaresi, Andrea Costanzini.



Per quattro - il funzionario regionale Mauro Moretti e i tecnici Moreno Panfili, Augusto Albini e Luca Paperelli - la Procura ha chiesto l'archiviazione. Udienza preliminare il 17 novembre.
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