Aziende sanitarie, si parte. Scelti i commissari-ponte fino al bando per i direttori: ecco chi sono

Aziende sanitarie, si parte. Scelti i commissari-ponte fino al bando per i direttori: ecco chi sono
Aziende sanitarie, si parte. Scelti i commissari-ponte fino al bando per i direttori: ecco chi sono
di Martina Marinangeli
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Lunedì 2 Gennaio 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 16:41

ANCONA  - Si è aspettato fino all’ultimo giorno a disposizione. Tra un panettone ed uno spumante, la giunta Acquaroli - convocata in via straordinaria il 30 dicembre e aggiornata alla mattina successiva per chiudere la partita - ha nominato al fotofinish i commissari straordinari delle cinque Aziende sanitarie territoriali che da ieri hanno sostituto ufficialmente le Aree vaste, scomparse dai radar insieme all’Asur e Marche Nord (inglobata nell’Ast1 di Pesaro).

Una due giorni intensa per Palazzo Raffaello, che prima ha deciso di non decidere sulle caselle di Torrette ed Inrca, prorogando fino al 29 gennaio gli attuali direttori generali ad interim Antonello Maraldo e Andrea Vesprini (seconda ed ultima proroga possibile: dal 30 gennaio, le uniche due aziende ospedaliere rimaste dovranno per legge avere nuovi dg). 


La strategia


Una strategia per prendere tempo che non è stato possibile applicare invece alle Ast: la direttrice dell’Area vasta 3 di Macerata Daniela Corsi non compariva infatti nella lista degli idonei all’incarico stilata dal Ministero della Salute il 16 dicembre scorso, e dunque non poteva essere prorogata come commissaria all’Ast3.

Discorso simile per Massimo Esposito, direttore dell’Av5 di Ascoli, che è invece inserito nell’elenco, ma il ministero l’ha reputato idoneo a ricoprire l’incarico solo nelle regioni con meno di 500mila abitanti. In entrambi i casi, la giunta ha dovuto optare quindi per un cambio al vertice. Nel primo caso, la figura scelta è stata quella di Antonio Draisci, 58 anni, già direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera di Marche Nord. A raccogliere il testimone di Esposito è stata invece Vania Carignani, classe 1973 ed ex direttrice della Struttura complessa Controllo di Gestione dell’ospedale regionale di Torrette. Mentre nelle altre tre province, si è preferito dare continuità alle strutture prorogando gli attuali direttori nel ruolo di commissari finché non verrà espletata la gara per individuare i nuovi dg.

Lo stesso iter percorso per Inrca e Torrette, con una procedura che durerà qualche settimana. Ecco quindi che all’Ast1 di Pesaro Urbino è stata nominata commissaria Maria Capalbo, ex direttrice generale di Marche Nord. Contava sulla riconferma anche il direttore uscente Romeo Magnoni, ma alla fine a spuntarla è stata la manager, blindata dalla Lega. Sul suo nome è in corso una lotta intestina alla giunta (l’assessore fanese Stefano Aguzzi ha cercato di stoppare la sua nomina durante la giunta del 31 dicembre) e, benché abbia ottime chance, Capalbo non può ancora dirsi sicura di essere scelta come direttrice.

Per l’Ast2 di Ancona è stato prorogato l’interim di Nadia Storti, direttrice generale della fu Asur. Nome che ha suscitato subito un ginepraio di rumors: la manager viene fatti data in pole per il ruolo di dg di Torrette, mentre l’essere stata incasellata nell’Ast2 per un attimo aveva fatto sembrare che dovessero scorrere i titoli di coda su questa ipotesi. Invece, si diceva, è stata solo una strategia per garantire continuità nel passaggio tra Av e Ast, fino alla nomina dei direttori veri e propri. Tradotto: Storti è ancora in pista per l’ospedale regionale e le sue quotazioni sono molto alte. Ultima ma non per ordine di importanza, l’Ast4 di Fermo verrà guidata da Roberto Grinta, già direttore e prorogato come commissario. La scelta della giunta è stata quella di prendersi quanto più tempo possibile per trovare le figure giuste da mettere nei punti nevralgici della sanità. Ma la sabbia sta scorrendo dentro la clessidra e la prima deadline del 29 gennaio si avvicina.

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