Da una parte le scintille sui massimi sistemi tra due ex campionesse arruolate come figure apicali del governo Draghi (Valentina Vezzali) e del Coni (Salis). Dall’altra un momento di confronto sulla programmazione dello sport marchigiano. Sono i momenti salienti della prima giornata della Conferenza regionale dello sport e tempo libero organizzata dalla Regione, dal Coni Marche e dal Cip, a palazzo Li Madou di Ancona. Tre giorni di lavori e dibattiti, da ieri a domani mattina, che vedranno la partecipazione di oltre 40 relatori oltre quaranta relatori e sei moderatori, che si alterneranno a discutere una serie di tematiche, in nove tavoli tematici.
«Una iniziativa - hanno sottolineato nei saluti istituzionali il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e l’assessore allo Sport Giorgia Latini - che testimonia come vogliamo dare forza allo sport, che noi consideriamo come un veicolo prioritario per il benessere e la formazione dei giovani e per far conoscere e valorizzare il nostro territorio». Il primo tavolo, ieri mattina, è stato moderato dal giornalista e vice presidente Ussi Giancarlo Trapanese, dal titolo “Sport, ripartenza e coesione sociale”. Nel pomeriggio secondo tavolo, moderato questa volta dal direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi, dal titolo “Sport e governance” E qui, proprio in tema di governance, ne sono uscite delle belle.
Ne è scaturito infatti un dibattito con fior di scintille sul ruolo e le competenze rispetto alla distinzione fra Coni e Sport e Salute. Ad aprire la polemica il messaggio inviato dalla sottosegretaria allo Sport, la jesina Valentina Vezzali. L’ex campionessa di fioretto ha marcato la bontà della riforma con la distinzione fra Sport e Salute, che si deve occupare della base e Coni, «a cui - ha detto - è demandato il compito di implementare il medagliere olimpico».
Di tutt’altro avviso la vice presidente vicaria del Coni Silvia Salis. «Secondo me non è bene cambiare ciò che ha funzionato.
L’assessore allo Sport Giorgia Latini ha spiegato gli interventi programmati per lo sport marchigiano (1 milione e 200.000 euro, tutti stanziati). «Il covid ha spiazzato anche lo sport, finora abbiamo gestito l’emergenza. Ora, anche grazie a questa conferenza programmatica, iniziamo a gestire il futuro. Vogliamo incentivare i marchigiani a fare sport, che significa anche aggregazione, aiutare i giovani ed abbinare lo sport alla cultura. Viste entrambe come occasioni per promuovere la nostra regione».