L’Anci e il voto nella bufera: «Tutto regolare. Chiarire il caso del sindaco nella doppia lista»

L’Anci e il voto nella bufera: «Tutto regolare. Chiarire il caso del sindaco nella doppia lista»
L’Anci e il voto nella bufera: «Tutto regolare. Chiarire il caso del sindaco nella doppia lista»
di Maria Teresa Bianciardi
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Giovedì 29 Ottobre 2020, 07:20

ANCONA - Riunione rinviata di una settimana, ma l’Anci sta cercando di chiarire in corsa la confusione che si è creata nel giorno dellelezione del nuovo presidente regionale. E lo fa attraverso il direttore-segretario Marcello Bedeschi, anima dell’Associazione marchigiana che riunisce tutti i Comuni, pronto a mettere a disposizione dei primi cittadini contestatari tutta la documentazione di quel famigerato 17 ottobre.

 
Una giornata storica per l’Anci, che per la prima volta si è trovata a nominare il nuovo presidente attraverso una votazione e con la presentazione di due liste (centrosinistra e centrodestra): fino a quel momento infatti ogni leader è stato eletto all’unanimità e in perfetta coesione. Ma a una settimana dall’investitura del neo presidente Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona, alla direzione nazionale dell’Associazione arriva la contestazione verbale che mette in dubbio la votazione, ma soprattutto i votanti. Secondo i verbali sarebbero stati 188, ma allo spoglio delle schede ne sono spuntati 14 in più. Cosa è successo? Lo spiega in una nota il direttore-segretario Anci Marche Bedeschi: «La difformità delle presenze tra l’avvio dell’assemblea e quello della votazione si giustifica dal fatto che per decisione della presidenza dell’assemblea e della commissione elettorale sono stati ammessi al voto anche coloro che si sono registrati dopo l’inizio dell’assemblea». 

Una giustificazione che verrà messa in discussione al momento dell’incontro perché - spiegano i diretti interessati - il sindaco Bacci, a capo della lista contrapposta a quella della Mancinelli, ha chiesto specificatamente quanti fossero i votanti all’apertura delle urne e una volta iniziato lo scrutinio non si possono ammettere altri al voto. Ma Bedeschi sottolinea: «Sono stati redatti due verbali: quello relativo ai risultati dello scrutinio controfirmato dai membri della commissione verifica poteri e quello conclusivo dell’assemblea firmato da tutti i membri della presidenza assembleare che deve ritenersi l’unico documento ufficiale ai fini dell’attestazione della regolarità dell’assemblea congressuale. Tutti gli atti formali sono stati controfirmati per competenza dagli organismi dell’assemblea alla presenza del delegato nazionale Fabrizio Clementi e dal direttore-segretario». Cosa accadrà la prossima settimana? «Alla segreteria - scrive Bedeschi - è pervenuta solo una contestazione verbale circa la presenza di una candidato-consigliere in entrambe le liste elettorali ed è stata avviata un’istruttoria volta a chiarire l’accaduto». 

Quanto al caso di un paio di sindaci che avrebbero avuto deleghe non affidategli direttamente, l’Anci chiarisce: «Ogni sindaco o delegato ha firmato nell’apposito registro la sua presenza consegnando le deleghe ricevute dai colleghi che non potevano partecipare.

Tale registro si trova presso la segreteria Anci Marche». Insomma si passa dalle parole alle carte.

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