Anche da Amburgo per il porto di Ancona. Spunta un altro big: Alberto Chiovelli

Anche da Amburgo per il porto di Ancona. Spunta un altro big: Alberto Chiovelli
Anche da Amburgo per il porto di Ancona. Spunta un altro big: Alberto Chiovelli
di Andrea Taffi
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Sabato 28 Agosto 2021, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 07:44

ANCONA - Perfino da Amburgo hanno inviato il curriculum per l’Autorità di sistema portuale Adriatico Centrale. Andare avanti nella scoperta dell’elenco degli oltre 50 aspiranti per la poltronissima di Molo Santa Maria è un po’ come girare la ruota: ad ogni nuova mandata spunta sempre qualche nome interessante. A livello top dopo quello del professore di Economia dei Trasporti in Unige, Enrico Musso e quello dell’ex presidente dell’Autorità portuale di Messina, Garofalo è spuntata un’altra candidatura molto forte: si tratta del commissario dell’Autorità di sistema portuale Sicilia Orientale Alberto Chiovelli. 


Chiovelli, dirigente di prima fascia del ministero delle Infrastrutture, ha preso possesso della sede di Catania a febbraio ed è prossimo a lasciarla visto che il ministero ha bandito la call per l’AdSP etnea proprio l’altro ieri (scadenza 20 settembre).

Alle spalle ha incarichi di alto profilo a villa Patrizi: coordinatore della struttura tecnica di missione, capo dipartimento per i trasporti e la navigazione oltre che direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie. Chiovelli, ritenuto vicino a Pd e Cinque Stelle, è una storia simile a quella di Africano per Ancona e gli strascichi della sua vicenda potrebbero comunque intrecciarsi con quelli di Ancona. Direttamente o indirettamente. Entrato come commissario per l’uscita anticipata di Annunziata (nel frattempo finito a Napoli), era stato nominato ad aprile dal ministro Giovannini ma è stato bocciato dal governatore contro il parere di Confindustria e dei sindacati. 


Tanto è stato - come ad Ancona - che il nome di Chiovelli non è passato. Ed è rimasto commissario. A Catania, un nome che ricorre ora (lo cita Onlinesiracusa.it) è quello di Vincenzo Garofalo, il messinese che si è già messo in lista per Ancona. Con un parterre de roi, e in attesa di scoprire altri nomi eccellenti nella lista dei 50, non mancano figure interessanti nella lista che i tecnici del ministero stanno spulciando: il primo della fila, per esempio è Michele Acciaro, professore associato di Logistica marittima alla prestigiosa KLU, la Khune Logistics University di Amburgo, uno dei principali porti d’Europa dopo aver lavorato a Oslo e Rotterdam. Uno che invece l’autorità portuale l’ha sfiorata è il calabrese Domenico Bagalà che nel 2017 è arrivato a un passo dalla nomina a Cagliari. 


Quanto ai dirigenti di autorità portuale c’è da sbizzarrirsi: da Trieste si candida Sergio Nardini, capo dell’area strategica. Poi c’è la ormai famosa fila da Civitavecchia (dopo Africano, Parenti, Campo, Grasso e Losco), si aggiungono Giuseppe Lotto (in comitato di gestione insieme ad Africano, nomina in quota 5S del Comune di Civitavecchia) e Cologero Burgio capo dirigente dell’ufficio regolatore Energie e Reti ambientali oltre che presidente della Med Ports. Ancora nel ramo delle Autorità Portuali: da Napoli spunta il nome di Antonio Del Mese, avvocato e dirigente del Legale. Anche il capo del Legale di Bari ha mandato il curriculum: è l’avvocato Fulvio Ignazio Mezzina che nella struttura pugliese riporta all’ex segretario anconetano Tito Vespasiani. 


Da Livorno invece è giunto il curriculum di Fabrizio Marilli, dirigente Ufficio demanio ed ex ufficiale di guardia costiera con un passato neanche troppo remoto a Fano (fino al 2015, era tenente di vascello). Infine, una terza accademica dopo Musso e Acciaro: si tratta di Anna Montesano, dottorato in Diritto dei Trasporti da 11 mesi ricercatrice all’università di Pisa sempre nel ramo marittimista del Diritto dei Trasporti.

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