Roma, Milano e Napoli: i voli “fantasma” dall'aeroporto Sanzio mettono a rischio tre milioni di euro

Roma, Milano e Napoli: i voli fantasma dall'aeroporto Sanzio mettono a rischio tre milioni di euro
Roma, Milano e Napoli: i voli “fantasma” dall'aeroporto Sanzio mettono a rischio tre milioni di euro
di Martina Marinangeli
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Venerdì 5 Agosto 2022, 04:30

ANCONA-  In un primo momento, i nastri di partenza erano stati posizionati a giugno. Poi i tempi si sono allungati e la deadline è stata spostata a settembre. Ma anche quest’obiettivo verrà mancato. E si apre così l’ennesimo capitolo nella saga dei voli di continuità territoriale, che dovrebbero collegare l’aeroporto Sanzio di Ancona con i fondamentali hub nazionali di Roma, Milano e Napoli.

Una partita cruciale per il territorio e per il Sanzio, che sta riprendendo quota dopo i due anni orribili del Covid, ma ha bisogno anche di queste rotte per risollevarsi e far uscire le Marche da un isolamento infrastrutturale ormai intollerabile. Lo sa bene l’amministratore delegato di Ancona International Airport Carmine Bassetti, che ha fatto dei voli di continuità una battaglia combattuta in tutti gli uffici romani preposti. Ed anche ieri era al ministero delle Infrastrutture a perorare la causa, cercando di velocizzare la pratica dalle tempistiche bibliche così da poter almeno far partire il bando - competenza dell’Enac - e capire quali compagnie aeree sarebbero disposte a coprire questi collegamenti. Anche perché, se non si chiude la partita entro l’anno, si rischia di perdere la prima tranche del finanziamento statale.
Gli intoppi
L’aeroporto di Ancona, insieme a quello di Trieste, si è infatti visto garantire l’accesso alle risorse per la continuità territoriale grazie ad un emendamento alla Legge di bilancio varata alla fine dello scorso anno. Emendamento dell’onorevole Giulia Lupo co-firmato dai senatori marchigiani Mauro Coltorti (presidente della commissione Lavori pubblici, Infrastrutture e Trasporti del Senato) e Giorgio Fede, che ha permesso al Sanzio di intercettare 9 milioni di risorse statali distribuite in tre anni. Sembrava essere finalmente arrivata la svolta per una regione che chiede da tempo immemore voli verso Milano e Roma. Era il 30 dicembre 2021 quando la Finanziaria 2022 diventava legge. Poi, dato che le tempistiche italiane su queste partite vanno sempre (come minimo) ai supplementari, si è dovuto attendere fino all’aprile scorso per ottenere il disco verde al finanziamento da parte del Dipartimento per la Mobilità sostenibile del ministero. Di lungaggine in lungaggine, da allora la pratica langue negli uffici romani e se non si arriva ad un punto in tempi brevi, il primo anno del finanziamento (3 milioni) rischia di saltare, in attesa della prossima Finanziaria. Va detto che la pratica prevede anche un passaggio in Commissione europea per una valutazione sul rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato, e questa tappa, di per sé, allunga l’iter. Ma i passaggi farraginosi tra Roma e Bruxelles stanno ritardando l’attivazione delle nuove rotte, con ricadute negative sul territorio ed il rischio di vederle allontanarsi ulteriormente all’orizzonte. L’intoppo sarebbe legato anche al fatto che la pratica per l’aeroporto di Ancona è stata abbinata a quella dello scalo di Trieste, più complessa della nostra.
Il nodo Trieste 
Nel caso del capoluogo friulano, infatti, sono previste anche tratte internazionali e, per la questione aiuti di Stato, ciò rappresenterebbe un elemento di complicazione.

Intanto, è già stato perso quasi un anno e le Marche sono ancora sprovviste dei loro collegamenti domestici. Per centrare l’obiettivo entro l’anno, la pubblicazione del bando non dovrebbe sforare la deadline di settembre. Riusciranno i nostri eroi? Ai posteri l’ardua sentenza. I fondi per la continuità territoriale garantiscono collegamenti voli a prezzo calmierato (circa 50 euro) con l’aeroporto delle Marche da Milano Linate, Roma Fiumicino e Napoli. Il finanziamento ministeriale è di 9 milioni di euro suddiviso in tre anni, a cui ogni anno si aggiungono 3,177mila euro dalla Regione. Lasciarsi sfuggire un’occasione del genere non è un’opzione.

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