Ancona, "A scuola di valori"
Dirigenti a lezione di economia

ANCONA - Insegnanti e dirigenti scolastici riuniti con Regione, Ufficio Scolastico e i principali soggetti attivi nella scuola per parlare di economia, legalità e sviluppo delle competenze dei ragazzi con i quali lavorano quotidianamente.



La sfida dell’alfabetizzazione, che ha caratterizzato gli insegnamenti della scuola nel secolo scorso, non ha perso la sua attualità: se insegnare l’italiano e la matematica è ancora una priorità, oggi è indubbio che i ragazzi debbano affrontare anche nuovi contesti e imparare nuovi linguaggi. In un mondo dove parole come tasso, mutuo e spread sono di uso comune, diventa fondamentale familiarizzare il prima possibile con questi concetti attraverso l’offerta formativa a disposizione delle scuole, realizzata dai soggetti attivi in questo ambito.



Questa imponente operazione culturale non può essere attuata senza una collaborazione tra i soggetti privati ed il mondo della scuola, tramite il corpo docente. Ed è proprio per questa ragione che la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio promuove, in sinergia con le banche del territorio, gli Uffici Scolastici Regionali e le pubbliche Istituzioni locali, incontri per la formazione degli insegnanti sui temi relativi all’educazione finanziaria. In questa ottica si colloca il workshop “Economia come competenza di cittadinanza consapevole”, realizzato dalla Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio in collaborazione con Banca Marche, l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche e la Regione Marche per condividere con i docenti il patrimonio di conoscenze maturato sul campo, grazie agli interventi a cura della Banca d’Italia e dell’Agenzia delle Entrate.



La mattinata dedicata all’educazione finanziaria è ricca di temi: alle ore 10 aprono l’incontro Loretta Bravi - Assessore Istruzione e Lavoro Regione Marche, Maria Letizia Melina – Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, Giovanna Boggio Robutti - Direttore Generale Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio e Luciano Goffi - Direttore Generale Banca Marche. Nel corso dei lavori, verrà approfondita la relazione tra l’educazione finanziaria e l’esercizio di una cittadinanza attiva e consapevole alla luce della nuova legge sulla scuola.



L’intervento di Antonella Giannuzzi dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche si concentrerà invece sull’educazione finanziaria come strumento di alternanza scuola-lavoro e sullo sviluppo delle competenze e l’interdisciplinarità. A seguire, Luca Refrigeri, Professore Associato di Pedagogia Generale e Sociale presso Università del Molise approfondirà il tema dell’insegnamento per competenze, mentre due insegnanti che hanno già partecipato ai programmi didattici della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio porteranno la loro testimonianza: così Anna Maria Albanesi, dell’I.C. “G. Rossini” S. Marcello di Monsano illustrerà l’esperienza del laboratorio economico-letterario “Racconti di valore” mentre Carmen Enache dell’Istituto Commerciale e per Geometri Corinaldesi di Senigallia descriverà il lavoro condotto con i suoi studenti per il progetto “Che Impresa Ragazzi!”, concorso promosso dalla Fondazione per sviluppare il talento imprenditoriale nei giovani.



Al termine, gli insegnanti e i dirigenti scolastici potranno approfondire i programmi di educazione finanziaria di Banca d’Italia, grazie all’intervento di Sabrina Ferretti e dell’Agenzia dell’Entrate con la relazione di Giuseppe Bombace. In conclusione Giovanna Boggio Robutti e Marina Argalìa di Banca Marche introdurranno i contenuti per i diversi gradi scolastici del programma didattico Economi@scuola, il cui obiettivo principale è dare ai ragazzi un approccio valoriale all’uso consapevole del denaro.



Le novità per l’anno scolastico 2015-2016 propongono il programma “Risparmiamo il pianeta” sul tema dell’economia sostenibile, la nuova piattaforma online di orientamento per i ragazzi delle scuole superiori sui temi del lavoro e della pianificazione del futuro e due concorsi: il primo che valorizza la scuola come “bene comune” e il secondo che si inserisce nell’ambito del Premio Pio La Torre promosso da Libera e che vedrà i ragazzi cimentarsi con progetti imprenditoriali sui beni confiscati alle mafie.