FANO- «Abbiamo ridato vita ad un’opera che aveva rischiato di non vedere la luce e sulla quale i cittadini della seconda e della terza città delle Marche non nutrivano più alcuna speranza. Una svolta decisiva per migliorare la qualità della vita di chi vive e lavora tra Fano e Pesaro, e per ridurre drasticamente l’impatto del traffico di media-lunga percorrenza sulle strade urbane delle due città. Per questo, vista l’utilità che produrrà, chiamarlo ‘casellino’ non renderebbe giustizia ad un’opera che Aspi (Società Autostrade) su richiesta della Regione si è impegnata a consegnare nel 2025».
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La soddisfazione
Esprime soddisfazione l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli alla notizia del disco verde, da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio – che l’assessore ringrazia per l’attenzione ambientale dell’opera - nei confronti del progetto preliminare relativo alla realizzazione del Casello di Fano Nord dell’Autostrada A 14. «Lo svincolo – ha aggiunto Baldelli – è un’opera fondamentale per chi transita in uno dei tratti più congestionati delle Marche, che, specialmente d’estate, assume le caratteristiche di un’arteria tipica di un’area metropolitana, con elevati flussi di traffico sia di auto che di mezzi pesanti in transito nelle aree urbane e centrali.
«Il progetto – conclude l’assessore Baldelli – garantisce il massimo rispetto dell’elevato valore paesaggistico del territorio, venendo incontro, al tempo stesso, alle esigenze di sicurezza dei cittadini e all’obiettivo di ridurre il passaggio dei mezzi pesanti in aree urbane, con conseguente miglioramento della qualità dell’aria in zone densamente popolate. Il casello e il relativo accesso saranno localizzati a est dell’Autostrada preservando la vicina località di Fenile che non subirà alcun impatto. È un ulteriore passo in avanti anche per migliorare la dotazione infrastrutturale delle Marche lungo la sua infrastruttura stradale più importante, l’A 14 Bologna-Taranto, che vedrà nascere presto anche il casello autostradale tra Porto Recanati e Porto Potenza Picena, in fondo alla Valpotenza in provincia di Macerata».
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