Salvini chiama a raccolta i suoi, Acquaroli mette i primi paletti e pensa alla squadra per la Regione

Salvini chiama a raccolta i suoi, Acquaroli mette i primi paletti
Salvini chiama a raccolta i suoi, Acquaroli mette i primi paletti
di Lolita Falconi
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Giovedì 24 Settembre 2020, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 09:54
ANCONA  - La giornata di oggi potrebbe segnare una svolta sul fronte della composizione della prima giunta regionale di centrodestra guidata dal presidente Francesco Acquaroli.


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È atteso infatti nelle Marche (conferenza stampa ore 12 all’Hotel Klass di Castelfidardo) il senatore e leader della Lega Matteo Salvini che incontrerà tutti i neoeletti e i candidati del suo partito per fare il punto della situazione, pianificare la strategia (anche comunicativa) per le prossime settimane e per mettere qualche paletto in tema di assessorati e più in generale sull’assetto della Regione che verrà. Salvini anche ieri si è costantemente tenuto in contatto con il commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti, suo fedelissimo, il quale sarà ovviamente presente oggi al supervertice del Carroccio marchigiano. 

Dunque c’è attesa di conoscere la rosa di nomi che la Lega presenterà al neogovernatore e soprattutto la certezza che su almeno due caselle, quelle della sanità e dell’agricoltura, i leghisti non intendono arretrare. «Siamo stati determinanti, siamo il primo partito della coalizione e nel prossimo governo ci saremo con le nostre migliori professionalità che, tradizionalmente per la Lega, si esprimono in settori qualificati per il territorio come sanità e agricoltura», aveva scandito lunedì pomeriggio in una conferenza stampa a Macerata lo stesso Marchetti. 

Chiaramente i nomi dovranno trovare il gradimento anche del presidente Acquaroli il quale tuttavia ha parlato poco di giunta da lunedì sera in poi, ma le poche parole che ha speso sul tema sono state chiare e precise: gli assessori, anche quelli degli altri partiti della coalizione, dovranno essere preferibilmente o degli eletti o comunque persone che hanno un forte e marcato radicamento territoriale. Quindi non piovuti da chissà dove, ma arrivati ad Ancona grazie alla legittimazione popolare: politici o amministratori di comprovata esperienza, possibilmente con un curriculum pesante e un minimo di competenza nella materia che andranno a trattare. «Questa è un’occasione storica - ha più volte confidato il presidente Acquaroli in queste ore al suo entourage - dobbiamo essere attenti, concentrati, umili, pragmatici e soprattutto costruire una squadra di persone preparate per dare subito una nuova impronta e lavorare al cambiamento delle Marche».

La questione preliminare principale da risolvere è quella delle quote rosa. Una donna, per legge e statuto, dovrebbe essere sufficiente. Ma Acquaroli non vuole il condizionale, chiede certezze, non vuole assolutamente infatti prestare il fianco a discussioni e ricorsi su questo argomento. Chiariti i preliminari, partirà la discussione sui nomi. Per la Lega, che rivendica due assessorati pesanti e un terzo più light, continuano a circolare con insistenza i nomi di Filippo Saltamartini, poliziotto, amministratore del “cratere”, ex sindaco di Cingoli oltre che ex senatore, per l’assessorato alla sanità e Mirco Carloni, super votato del Pesarese, per l’agricoltura e le attività produttive. Attività produttive che fanno gola anche a Mauro Lucentini, il leghista di Montegranaro, terra dei calzaturieri, spinto con forza anche da settori confindustriali. Proprio durante il Micam, fiera delle calzature in corso a Milano, a cui ha come sempre preso parte anche Lucentini, sarebbero emersi gli auspici dei calzaturieri del distretto di avere un punto di riferimento e Lucentini potrebbe diventare un perno fondamentale. Non è escluso che il presidente lo faccia “consigliere delegato” alle attività produttive, senza un ruolo nell’esecutivo. Esecutivo che parte e dovrà restare, per legge, a sei. Riguardo alle donne, la Lega sarebbe pronta a mettere sul piatto Chiara Biondi, avvocatessa salviniana a cui potrebbero finire le deleghe al commercio, internazionalizzazione e pari opportunità. In corsa, ma sullo sfondo, anche Jessica Marcozzi di Forza Italia. In casa Fdi si attendono le mosse della Lega con Guido Castelli e Carlo Ciccioli già pronti, forti della loro lunga esperienza politica, ad entrare nell’esecutivo. Il primo con il bilancio e il secondo con le deleghe di cultura e turismo. Ma bisognerà vedere se tutte le tessere del mosaico andranno al loro posto, soprattutto per quanto riguarda l’Anconetano. 

Per Forza Italia in pole sempre Stefano Aguzzi, ex sindaco di Fano a cui potrebbe finire l’ambiente. Sullo sfondo, defilato, aleggia sempre il nome del sindaco di Jesi Massimo Bacci e quello della dirigente dell’Asur, la tecnica Nadia Storti. Nella partita delle nomine anche la questione della presidenza del Consiglio, Andrea Antonini in pole. Ultimissima annotazione: molti dei consiglieri eletti e dei papabili assessori, seppure oggi militanti un po’ della Lega e un po’ di Fdi, provengono o sono di area ex Alleanza Nazionale. Oltre al presidente Acquaroli sono ex An Carlo Ciccioli, Guido Castelli, Andrea Putzu (futuro capogruppo di Fdi?), Mauro Lucentini, Andrea Antonini e Marco Ausili.
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