Poco personale e anche molto precario: ecco perchè i Pronto soccorso vanno in tilt. Il sit-in di protesta dei medici e il faccia a faccia con Saltamartini

Poco personale e anche molto precario: ecco perchè i Pronto soccorso vanno in tilt. Il sit-in di protesta dei medici e il faccia a faccia con Saltamartini
Poco personale e anche molto precario: ecco perchè i Pronto soccorso vanno in tilt. Il sit-in di protesta dei medici e il faccia a faccia con Saltamartini
di Martina Marinangeli
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Martedì 9 Novembre 2021, 04:55

ANCONA -  Un vertice straordinario per discutere della critica situazione nei Pronto soccorso degli ospedali marchigiani, dopo gli episodi di violenza che si sono verificati nei giorni scorsi e che hanno portato anche ad un sit in di protesta del personale sanitario coinvolto nella prima linea del fronte. Ieri a Palazzo Li Madou, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini ha chiamato a raccolta tutti i diretti interessati per individuare i punti più spinosi e cercare soluzioni condivise.


«Metteremo a disposizione tutto ciò che la Regione può garantire per superare le difficoltà», il commento del titolare della delega. Un altro appuntamento sarà calendarizzato a breve. Tra i nodi da sciogliere, i referenti della sanità hanno individuato la carenza di personale, la necessità di stabilizzare i precari (circa 15 in tutta la regione), cambiare le regole di reclutamento - per esempio prevedendo bandi di concorso per chi non ha la specializzazione -, ed integrazioni col 118 almeno per quanto riguarda i codici meno gravi. Rivendicazioni del settore che l’assessore ha definito «del tutto legittime», facendosi promotore di una proposta di adeguamento salariale per «un lavoro che è a tutti gli effetti da considerarsi usurante», viene riportato in una nota.

Le istanze sono state già portate sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni e potrebbero presto trovare una soluzione. Il tutto per incentivare giovani medici a intraprendere una specializzazione, quella della medicina d’urgenza, che purtroppo sembra sempre meno attrattiva: quest’anno, ad esempio, sono state coperte solo 12 borse per 27 posti disponibili.

Al meeting di ieri mattina erano presenti i 13 direttori delle strutture degli ospedali marchigiani, insieme alla direttrice generale dell’Asur Nadia Storti, i 5 direttori di Area vasta, Michele Caporossi direttore generale dell’azienda ospedaliera Ospedali riuniti di Ancona, Maria Capalbo dg di Marche Nord e Gianni Genga direttore dell’Inrca. Dopo aver ascoltato le istanze dei direttore dei Pronto soccorso, è stato dato incarico ai direttori di area vasta ed ai direttori generali delle quattro aziende ospedaliere regionali di trarre le dovute conclusioni con proposte concrete da portare al prossimo incontro previsto a stretto giro di posta.

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