Manager della sanità ai raggi X
si decide il sostituto di Marini

Manager della sanità ai raggi X si decide il sostituto di Marini
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Domenica 21 Luglio 2019, 05:55
ANCONA - Sarà un caso. Ma il Pd, dopo avere annullato la conferenza stampa per fare il punto sulla sanità regionale nel giorno della bufera per l’inchiesta sugli appalti Asur, ha deciso di fare slittare pure l’assemblea regionale del partito che si sarebbe dovuta svolgere nella mattinata di ieri. E domani, in Regione, la settimana si aprirà con un doppio appuntamento dove il presente e il futuro della sanità avranno inevitabilmente una accelerata. Intanto la riunione di maggioranza che si incontra in vista del consiglio di martedì e dove verrà toccato il delicatissimo tasto dell’inchiesta che ha travolto l’Asur. 

 

È invece attesissima l’adunanza - molto probabilmente decisiva - per la scelta dei profili dei prossimi manager della sanità. Tra quei nomi c’è il successore del direttore generale dell’Asur Alessandro Marini, finito nell’inchiesta sui presunti appalti truccati per i servizi nelle aziende sanitarie della Regione. Con lui risultano indagate altre nove persone a vario titolo e c’è attesa nei piani alti del palazzo regionale sulle prossime mosse del governatore o di Marini stesso. Si autosospenderà in attesa che si faccia luce sulla vicenda, oppure continuerà a lavorare come del resto ha fatto nelle ore successive alla perquisizione della Guardia di finanza? Al momento non ci sono certezze nell’uno o nell’altro senso.

La commissione preposta già da qualche settimana ha iniziato a valutare i curriculum dagli aspiranti direttori generali. Come noto, la legge nazionale del 2 gennaio 2018, ha imposto a tutte le Regioni la valutazione delle posizioni dirigenziali in campo sanitario secondo l’albo aggiornato dei manager in possesso dei requisiti previsti per legge. In Regione ballano quattro aziende: Asur, Ospedali riuniti, Marche Nord e Inrca. Così dopo l’apertura del bando domani probabilmente ci sarà la riunione decisiva sulla scelta dei profili: si valuta tra idonei e non idonei, poi la palla passa al governatore. La commissione nominata a maggio è composta da Luigi Bertinato (coordinatore Clinical Governance in quota Istituto superiore sanità, è il presidente della commissione), Francesco Gabbrielli (direttore centro nazionale Telemedicina, sempre inquota Istituto superiore sanità) e Giampaolo Grippa (componente in quota Agenas).

Si apre dunque una settimana infuocata per la politica regionale dove iL centrosinistra inevitabilmente dovrà toccare il tasto di quello che sta accadendo all’Asur Marche. E se da una parte il sindaco di Monte Roberto, Stefano Martelli, mette in guardia «a non utilizzare i social per strumentalizzare la vicenda a fini politici», Sinistra italiana sottolinea che «la sanità marchigiana sempre più ha visto restringere e allungarsi nei tempi, l’offerta pubblica di servizi e la garanzia di diritti fondamentali dei cittadini, e allargarsi le aree di penetrazione dei privati anche in ambiti essenziali della salute».

Invece Fabrizio Volpini, presidente della commissione sanità nonché consigliere regionale del Pd, non ha gradito la risposta del governatore (ieri sul Corriere Adriatico) a proposito della sua scelta di non proseguire l’impegno come consigliere delegato alla Sanità. Così il medico senigalliese ribatte su Facebook: «Il governatore dice che mi sarei “divertito” a lavorare con Camilla Fabbri, donna che stimo per la tenacia, sulle liste d’attesa. Forse. Ma una cosa è certa: lei e qualcun altro probabilmente avrebbero imparato qualcosina in più, con me». E visto che mercoledì è fissata la riunione di maggioranza sul piano socio sanitario - dove Volpini è relatore - non è detto che non se ne vedano delle belle.
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