Avanti, venite stranieri: «L’obiettivo per il 2026? Il 40% dei flussi turistici»

Polacco di Confcommercio: «Per ora solo italiani, invertiamo la tendenza» «Chiederemo ad Acquaroli cosa riserva l’agenda della Regione per il 2023»

Avanti, venite stranieri: «L’obiettivo per il 2026? Il 40% dei flussi turistici»
Avanti, venite stranieri: «L’obiettivo per il 2026? Il 40% dei flussi turistici»
di Maria Cristina Benedetti
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Lunedì 17 Aprile 2023, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 07:35

ANCONA - Tre atti per una trama che non contempla cortocircuiti: le nuove sfide del turismo, tra innovazione e lavoro. È compresso nello slogan d’un titolo il senso del palinsesto che oggi, dalle 9.30, animerà il Palacongressi di Loreto. Massimiliano Polacco, che da direttore Confcommercio ne firma la regia, indica la scaletta, simula il ciak: «Nella prima parte della mattinata chiederemo direttamente al governatore Francesco Acquaroli cosa riserva l’agenda della Regione per il 2023». Tradotto: quali e quanti investimenti sono stati pianificati per riqualificare le strutture ricettive del territorio.


Lo scatto


In attesa di sciogliere il quesito, Polacco ripassa le cifre che l’anno scorso hanno reso possibile un primo scatto di qualità. «Oltre alle risorse stanziate da Palazzo Raffaello - ricorda - c’erano i fondi di rotazione, per l’attuazione delle politiche comunitarie: uno strumento finanziario istituito dal ministero del Tesoro che ci ha garantito una ventina di ristrutturazioni complesse».

Camere con vista o resort, non fa la differenza. «Abbiamo realizzato - va nel particolare - interventi da 500mila euro fino a un milione e mezzo». L’ambizione del leader di Confcommercio è scritta sulle pagine d’un libro aperto, spalancato: un bis del 2022, peraltro da record. La contabilità è stata più che di ripresa, di rinascita: 2,5 milioni di arrivi e 11,3 milioni di presenze, rispettivamente il +3,68% e il +9,39% sulle cifre pre-Covid del 2019. Un vantaggio che è vietato disperdere. 


La scena 


Si scrivono Stati Generali del turismo, si convertono nell’analisi del presente e nella programmazione del divenire. Polacco segue sempre la logica del domanda&risposta anche con il cambio di scena. «Il secondo panel sarà dedicato alla promozione». Spiega il perché della scelta: «La passata stagione è stato un successo tutto interno, i vacanzieri che hanno preferito le Marche erano italiani». Lo straniero? Una rarità. «Con il tempo dobbiamo - la sua è una convinzione inossidabile - equilibrare, se non addirittura invertire, la tendenza». Sono subito numeri: «Entro il 2026 dobbiamo essere al 30-40% dei flussi». Procede per gradi: «Nel 2024 dobbiamo assestarci sul 20%».


I desk 


Con la formula dei colloqui “one to one” introduce l’ultimo episodio: «Il pomeriggio sarà dedicato ai ragazzi, e ai meno giovani, ai loro talenti». Della serie: chiunque cerchi lavoro in questo settore è invitato a presentarsi con il curriculum al seguito e assicurarsi una postazione-desk. «Si genereranno sinergie tra chi forma e chi impara, per avviare - è la speranza del direttore - un’esperienza professionale e di vita. Che sia ristorazione, caffetteria, intrattenimento». In sintesi Talent Day, l’occasione per connettere imprese, lavoratori, scuole e istituzioni. I titoli di coda sono da scrivere. Insieme. 
 

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