Liste d’attesa infinite: ecco le 15 prestazioni con visite impossibili nelle Marche

Liste d’attesa infinite: ecco le 15 prestazioni con visite impossibili nelle Marche
Liste d’attesa infinite: ecco le 15 prestazioni con visite impossibili nelle Marche
di Martina Marinangeli
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Domenica 30 Ottobre 2022, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 18:21

ANCONA Un problema cronico su cui l’emergenza Covid si è abbattuta come una scure. Ed anche ora che le ondate di contagi non rappresentano più quello tsunami capace di paralizzare l’attività ordinaria degli ospedali negli ultimi due anni, la gestione delle liste d’attesa fatica a rimettersi sui giusti binari. Nella precedente legislatura, era stata introdotta la cosiddetta lista di garanzia (misura grazie alla quale, se al momento della prenotazione non ci dovesse essere posto, accettando l’inserimento si verrebbe chiamati direttamente dal Cup, che trova un appuntamento nel tempo previsto dalla ricetta), ma per alcune visite e prestazioni, i tempi di risposta scontano ancora i rallentamenti causati dalla pandemia. 


Come funziona


Le prestazioni si suddividono in tre categorie: brevi (prescrizione che deve essere fornita in un tempo non superiore a 10 giorni dalla prenotazione), differite (entro 30 o 60 giorni, a seconda del tipo di accertamento) e programmabili, cioè quelle visite o quegli esami, magari di controllo periodico, che non hanno carattere di urgenza e quindi possono essere prenotate con più attesa. Anche qui però esiste un tempo massimo per ottenere la visita prescritta dalla ricetta medica ed è di 180 giorni dalla prenotazione. Tra le prestazioni monitorate dal ministero della Salute, alcune sembrano essere più a corto di posti di altre. A ieri alle 7 – ultimo aggiornamento nella pagina web per verificare le disponibilità Cup - per il test cardiovascolare da sforzo scattava la lista di garanzia in tutte e tre le categorie di prestazione, così come per l’ecografia ostetrica, diventata una sorta di miraggio ormai da mesi.

E restando in tema, anche la prima visita ostetrica-ginecologica registra il sold out nelle brevi da garantire entro 10 giorni dalla prescrizione. 


Le prime visite


Ma quello della carenza di posti per le prime visite nella categoria delle brevi è un problema che non riguarda solo la ginecologia. Lo stesso scenario si presenta anche per le prime visite allergologiche ed andrologiche, mentre per quella in neurochirurgia non solo scatta la lista di garanzia per le brevi, ma ci sono appena sei posti anche per le differite. Ridotte al lumicino, poi, le possibilità di ottenere in tempi brevi una TC sacro-coccige: in questo caso, parliamo di liste di garanzia per brevi e differite ed appena un posto a disposizione per le programmabili. Tra le prestazioni che fanno il triplete - richiedendo a chi cercasse di prenotarle l’iscrizione nelle liste di garanzia per tutte e tre le categorie - ci sono l’EMG dinamica dell’arto superiore e la valutazione EMG dinamica del cammino. Ma l’elenco è lungo quasi quanto i tempi di attesa. Una questione che ha già rapidamente scalato la classifica delle priorità nella to do list del settore e, nel post emergenza pandemica, rappresenta una delle sfide principali per la Regione.

Negli scorsi mesi, il dipartimento Salute guidato dal dirigente Armando Gozzini ha dato avvio al piano operativo regionale per il governo delle liste d’ attesa, che va dall’analisi dell’apporpriatezza della domanda, al monitoraggio continuo di domanda ed offerta con studi ad hoc sui volumi di erogazione delle prestazioni, passando per il potenziamento del Cup. Nella ricognizione fatta dalle aziende ospedaliere regionali - Asur, Torrette, Marche Nord ed Inrca - è emerso come, tra le principali criticità, ci siano la sottostima della domanda del distretto di Pesaro, da collegare alla mobilità sanitaria, ed il sottodimensionamento dell’offerta nei distretti di Jesi e Fabriano nell’Area vasta 2, Civtanova e Macerata nell’Av3 e Fermo nell’Av4. Carenze che ancora si fatica a recuperare.
 

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