ANCONA L’epoca del commissariamento è ormai agli sgoccioli. Dopo oltre 5 anni, la Lega delle Marche si avvia verso il congresso regionale per l’elezione del suo nuovo segretario e ai nastri di partenza ci sono due nomi in particolare a contendersi il titolo: quelli della deputata Giorgia Latini e dell’ex onorevole Mauro Lucentini.
L’inizio
Era il lontano 2017 quando alla guida del Carroccio marchigiano venne imposto un “Papa straniero”. Nello specifico, l’allora senatore Paolo Arrigoni, originario di Lecco. Iniziava così un’era durata più di un lustro, che ha visto anche un avvicendamento al vertice. Nel maggio 2020, infatti, il ribaltone in casa Lega porta nelle Marche il giovanissimo deputato Riccardo Augusto Marchetti che, appena 33enne, soffia il posto di commissario regionale al collega di partito dopo la brillante campagna elettorale condotta nella sua Umbria, conclusa con lo storico successo del centrodestra a trazione leghista e l’elezione di Donatella Tesei. Nelle Marche serviva una formula simile: nel settembre 2020 ci sarebbero state le Regionali e anche da noi il terreno era fertile per una vittoria storica dopo decenni di governi di centrosinistra. Così una Lega in quel periodo con il vento in poppa punta sul suo cavallo vincente e fa planare Marchetti sul territorio. L’obiettivo è quello di riuscire a spuntarla anche sugli alleati in termini di preferenze: i Fratelli d’Italia erano riusciti ad averla vinta sul candidato governatore (Francesco Acquaroli), dunque servivano i numeri in Consiglio regionale per ristabilire l’equilibrio interno all’asse.
Il risultato
Risultato: Carroccio primo partito a Palazzo Raffaello.
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