Avanti, c’è posto per 12.760 assunti ma nelle Marche metà dei profili non si trovano

Si cercano più di 3mila addetti alla ristorazione. Difficile reperire operai specializzati

Avanti, c’è posto per 12.760 assunti ma nelle Marche metà dei profili non si trovano
Avanti, c’è posto per 12.760 assunti ma nelle Marche metà dei profili non si trovano
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 6 Giugno 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 15:18
Di lavoro, nelle Marche, ce ne sarebbe. Mancano però le figure professionali ricercate dalle aziende, che fanno sempre più fatica a reperire i profili adatti alle necessità del momento. Il trend viene confermato dalla rilevazione mensile del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere-Anpal, secondo cui sono 12.760 i contratti di lavoro che le imprese dell’industria e dei servizi con dipendenti prevedono di attivare nella nostra regione nel mese di maggio (solo uno su cinque a tempo indeterminato, il resto a termine). Le proiezioni per il trimestre maggio-luglio 2023 salgono così a 44.560.  


Sopra la media


Ma purtroppo sono numeri teorici, perché a maggio è tornata a salire, avvicinandosi alla metà dei casi, la difficoltà di reperimento dei dipendenti da assumere che nelle Marche è pari a 47,9%, rispetto al 45,7% di aprile. Colpisce soprattutto il divario con l’anno precedente, visto che a maggio 2022 le aziende che trovavano difficoltà a reperire le figure professionali da assumere si fermava al 35,8%. Un fenomeno non solo nostro, ma il dato nazionale del mese scorso (46,1%) resta inferiore a quello marchigiano. «La moderata crescita delle previsioni di entrate di personale delle Marche del mese di maggio - si legge nel report di Excelsior -, si deve soprattutto all’industria che con 5.030 entrate programmate realizzerebbe un incremento del 31% rispetto ad aprile 2023 e di +42,5% rispetto a maggio 2022. La tendenza favorevole è diffusa sia alle industrie manifatturiere e public utilities (3.960 le entrate previste) sia alle costruzioni (1.070)». Tendenza opposta invece nei servizi, con 7.730 contratti di lavoro programmati, in flessione sia su aprile ‘23 (-7%) che su maggio ‘22 (-13,7%). Nel terziario solo il commercio (1.380 entrate programmate a maggio) ha previsioni in crescita rispetto al mese precedente e anche su base annua, mentre il confronto è positivo per il turismo (3.300 entrate previste) solo in termini tendenziali e per i servizi alle persone (1.290) solo rispetto ad aprile 2023.

Per i servizi alle imprese, infine, i programmi delle imprese fermano le entrate di personale a 1.760, in calo sotto entrambi i profili. 


Il borsino


Ma quali sono le figure professionali con più chance di occupazione? I più richiesti, come già ad aprile, si confermano gli esercenti e addetti nelle attività di ristorazioni, con oltre tremila contratti in attesa. Seguono gli addetti alle vendite (920), il personale nei servizi di pulizia (730) e quello addetto allo spostamento e alla consegna merci (460). Ma per ogni due assunzioni potenziali, che le aziende sarebbero intenzionate a concludere, quasi una è destinata a restare inevasa, con una difficoltà di reperimento pari a 47,9%. Le cause? Il motivo riguarda soprattutto la mancanza di candidati (30,4%), molto più dell’inadeguata preparazione (14,2%). Le aziende faticano in particolare a selezionare operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (61,1%) ma anche dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici (57,2%). Sono molto difficili da reperire soprattutto i meccanici artigianali, montatori riparatori, manutentori di macchine: su 360 entrate previste, la difficoltà di reperimento sfiora i quattro casi su cinque.


Il trend estivo


«Questi dati confermano il trend stagionale che in estate vede una concentrazione delle figure più richieste nel commercio e nelle attività ricettive, nella ristorazione innanzitutto - dichiara Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche -. Colpisce invece l’aumentare della difficoltà di reperimento dei lavoratori per la mancanza di candidati, e non si tratta solo di figure stagionali nel turismo. Difficoltà si prevedono anche per i conduttori di macchinari e segnatamente per quelli addetti a macchinari dell’industria tessile e delle confezioni e dei i tecnici dei rapporti con i mercati. Questo conferma la necessità di manodopera qualificata del comparto moda e calzature e la vivacità di quel comparto».

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