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Sopra la media
Ma purtroppo sono numeri teorici, perché a maggio è tornata a salire, avvicinandosi alla metà dei casi, la difficoltà di reperimento dei dipendenti da assumere che nelle Marche è pari a 47,9%, rispetto al 45,7% di aprile. Colpisce soprattutto il divario con l’anno precedente, visto che a maggio 2022 le aziende che trovavano difficoltà a reperire le figure professionali da assumere si fermava al 35,8%. Un fenomeno non solo nostro, ma il dato nazionale del mese scorso (46,1%) resta inferiore a quello marchigiano. «La moderata crescita delle previsioni di entrate di personale delle Marche del mese di maggio - si legge nel report di Excelsior -, si deve soprattutto all’industria che con 5.030 entrate programmate realizzerebbe un incremento del 31% rispetto ad aprile 2023 e di +42,5% rispetto a maggio 2022. La tendenza favorevole è diffusa sia alle industrie manifatturiere e public utilities (3.960 le entrate previste) sia alle costruzioni (1.070)». Tendenza opposta invece nei servizi, con 7.730 contratti di lavoro programmati, in flessione sia su aprile ‘23 (-7%) che su maggio ‘22 (-13,7%). Nel terziario solo il commercio (1.380 entrate programmate a maggio) ha previsioni in crescita rispetto al mese precedente e anche su base annua, mentre il confronto è positivo per il turismo (3.300 entrate previste) solo in termini tendenziali e per i servizi alle persone (1.290) solo rispetto ad aprile 2023.
Il borsino
Ma quali sono le figure professionali con più chance di occupazione? I più richiesti, come già ad aprile, si confermano gli esercenti e addetti nelle attività di ristorazioni, con oltre tremila contratti in attesa. Seguono gli addetti alle vendite (920), il personale nei servizi di pulizia (730) e quello addetto allo spostamento e alla consegna merci (460). Ma per ogni due assunzioni potenziali, che le aziende sarebbero intenzionate a concludere, quasi una è destinata a restare inevasa, con una difficoltà di reperimento pari a 47,9%. Le cause? Il motivo riguarda soprattutto la mancanza di candidati (30,4%), molto più dell’inadeguata preparazione (14,2%). Le aziende faticano in particolare a selezionare operai specializzati e conduttori di impianti e macchine (61,1%) ma anche dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici (57,2%). Sono molto difficili da reperire soprattutto i meccanici artigianali, montatori riparatori, manutentori di macchine: su 360 entrate previste, la difficoltà di reperimento sfiora i quattro casi su cinque.
Il trend estivo
«Questi dati confermano il trend stagionale che in estate vede una concentrazione delle figure più richieste nel commercio e nelle attività ricettive, nella ristorazione innanzitutto - dichiara Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche -. Colpisce invece l’aumentare della difficoltà di reperimento dei lavoratori per la mancanza di candidati, e non si tratta solo di figure stagionali nel turismo. Difficoltà si prevedono anche per i conduttori di macchinari e segnatamente per quelli addetti a macchinari dell’industria tessile e delle confezioni e dei i tecnici dei rapporti con i mercati. Questo conferma la necessità di manodopera qualificata del comparto moda e calzature e la vivacità di quel comparto».
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