Marche, la consegna a domicilio è diventata un must ma i “driver” scarseggiano: «I giovani non si trovano, lo stato deve aiutarci»

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ANCONA- Nella ristorazione post-Covid, nelle Marche come nel resto d'Italia, la consegna a domicilio o per usare un termine internazionale "il delivery" è diventato un must. Lo è diventato perlopiù dopo il periodo della pandemia quando, con le famiglie costrette a rimanere a casa, la tendenza ad ordinarsi il cibo era di fatto un'obbligatoria consuetudine. Oggi, nonostante un contesto diverso, alcune abitudini sono rimaste dettate in particolare dal costo della vita, dal proliferare delle piattaforme quali Netflix o Amazon Prime o più semplicemente dalla voglia di comodità. Tuttavia, ristoranti, pizzerie, paninoteche, bar e fast food si stanno trovando spesso e volentieri a combattere contro una carenza di manodopera (soprattutto giovane) per il servizio a domicilio. Una carenza, non generalizzata ma molto diffusa, che se sottovalutata potrebbe creare non pochi problemi.