La burocrazia mette a rischio
la pesca di sarde e acciughe

La burocrazia mette a rischio la pesca di sarde e acciughe
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Giovedì 20 Marzo 2014, 16:50 - Ultimo aggiornamento: 16:51
ROMA - Un algoritmo rischia di mettere al bando la pesca del pesce azzurro nel mare Adriatico, dove vengono pescate 40 mila tonnellate di sardine e 10 mila di acciughe

l'anno. A lanciare l'allarme è la Federcoopesca, pronta a dare battaglia al modello matematico messo a punto dal comitato scientifico della Commissione generale per la pesca del Mediterraneo (Cgpm) per attuare il Piano di gestione dei piccoli pelagici in Adriatico.



"Se avessimo già adottato questo sistema il 93% delle imbarcazioni non potrebbe più lavorare", precisa la Federazione che aderisce a Confcooperative che chiede di rivisitare questi parametri, la cui decisione verrà presa nella prossima assemblea della Cgpm. Il fatto è, spiega l'associazione, che le possibilità di pesca per un determinato anno vengano fatte sui dati di due anni prima, senza contare che nei dodici anni presi in esame (2000-2012) i risultati sullo stato della risorsa sono completamente diversi.



"Ci potremmo trovare di fronte al paradosso di azzerare questo tipo di pesca un anno per poi incrementarlo del 200% l'anno successivo, senza tenere in considerazione le ripercussioni socio economiche", conclude Federcoopesca che definisce il sistema della Cgpm "schizofrenico, non salvaguarda la risorsa e mortifica le imprese".
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