Dopo la scossa Amazon l'Interporto ci crede: «20 milioni per i nuovi binari e la stazione logistica»

Dopo la scossa Amazon l'Interporto ci crede: «20 milioni per i nuovi binari e la stazione logistica»
Dopo la scossa Amazon l'Interporto ci crede: «20 milioni per i nuovi binari e la stazione logistica»
di Martina Marinangeli
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Sabato 22 Aprile 2023, 07:23 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 14:14

ANCONA-  Per decenni, è stato una sorta di costosa cattedrale nel deserto senza identità. Incastonato in quel di Jesi, ad una manciata di chilometri dall’aeroporto, dal porto e dall’autostrada, l’interporto non è finora riuscito ad esercitare il ruolo che gli è proprio: quello di core della piattaforma logistica delle Marche. Ora, con la stipula del protocollo per il polo intermodale con il Sanzio e il golfo dorico, si punta ad invertire rotta e, nella sua visita, mercoledì e giovedì, alle infrastrutture regionali, il viceministro al Mit Edoardo Rixi ha annunciato l’arrivo di 43 milioni di euro per rilanciare l’interporto. Ma a cosa saranno destinati?

I progetti

Partiamo dai 20 milioni già stanziati per l’intermodalità ed il potenziamento della logistica ferroviaria.

Nello specifico, verranno veicolati sulle direttrici dell’implementazione dei binari, della nuova piattaforma digitale, dell’area coperta per logistica e magazzini e della nuova area per i servizi agli autotrasportatori. Gli altri 23 milioni di euro di cui ha parlato Rixi sono invece relativi ad un bando nazionale al quale parteciperà anche l’interporto marchigiano. «In questa fase - traccia la rotta il presidente Massimo Stronati - stiamo predisponendo un progetto di sviluppo che condivideremo presto con gli stakeholders. Un progetto di sviluppo che sicuramente metterà l’Intermodalità ed i relativi servizi a disposizione di tutto il tessuto economico marchigiano e non solo». Il presidente ci crede: «La visita di due importanti esponenti del ministero delle Infrastrutture (oltre a Rixi, mercoledì è stato nelle Marche anche il collega di dicastero Galeazzo Bignami, ndr) ci fa anche guardare avanti, oltre l’operazione Amazon».

Le prospettive

L’insediamento del colosso dell’e-commerce, che dovrebbe essere operativo dal prossimo anno, segnerà un punto di svolta per la logistica marchigiana. Ma intanto, l’interporto deve imparare a camminare sulle proprie gambe. Anzi, sui propri binari. All’interno dell’infrastruttura è attivo un terminale ferroviario, già funzionante, che lo scorso anno ha visto partire almeno 300 treni. «Secondo stime attendibili - abbozza una previsione Stronati - ci si aspetta almeno un raddoppio dei convogli nel giro di poco tempo».

“Colli di bottiglia”

Nel mentre, si va avanti con i progetti già in essere. L’interporto ha intercettato dal Mit fondi per 4,5 milioni di euro (a cui si aggiungono 1,5 milioni messi da Interporto) finalizzati al progetto Colli di bottiglia «e presto partiranno la gara di progettazione e, in seguito, quella per i lavori da eseguire». Lavori che riguarderanno gli interventi di manutenzione straordinaria della palazzina direzionale e la realizzazione dell’area di stoccaggio doganale da 5mila mq (1,5 milioni), il parcheggio da 15mila mq con impianto di illuminazione, videosorveglianza e recinzione (1,5 milioni), l’area container e stoccaggio merci da 10mila mq (1 milione) e la realizzazione della banchina per il carico-scarico (2 milioni). Ora vanno solo messi a terra.

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