Non solo il centro logistico di Amazon, nel piano altri 3 fabbricati. Ecco chi sono i proprietari

Il cantiere avviato all'Interporto di Jesi
Il cantiere avviato all'Interporto di Jesi
di Maria Teresa Bianciardi
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Domenica 10 Aprile 2022, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 09:01

JESI - È stata fissata per giovedì prossimo l’assemblea dei soci di Interporto richiesta dal governatore Francesco Acquaroli alla Svem, società partecipata della Regione che detiene il 95% di quote della struttura in via della Coppetella a Jesi. Un solo punto all’ordine del giorno: informativa ai soci sugli sviluppi relativi all’operazione che prevede l’ingresso nel polo logistico di un importante player internazionale. Un'informativa e basta, visto che al momento “l’importante player internazionale” - ovvero Amazon - ha deciso di non andare avanti con il progetto iniziale “per il prolungarsi delle negoziazioni” che hanno fatto decadere gli accordi vincolanti.

Nell’incontro del 14 aprile il Cda con il presidente di Interporto, Marco Carpinelli, spiegherà all’assemblea cosa è accaduto in oltre nove mesi di trattative mentre nel frattempo il piano raccoglieva il via libera di Sovrintendenza, Ministero e Provincia, con il Comune di Jesi pronto ad approvare la variante urbanistica che avrebbe consentito la realizzazione del centro Amazon, ma non solo. 
Le costruzioni
Nella planimetria consegnata al Mite per l’approvazione della Via (Valutazione di impatto ambientale) si vede tutta l’area destinata al gigante dell’e-commerce con il magazzino principale da oltre 66mila metri quadrati più 25 metri di altezza, a cui vengono affiancati locali e servizi. Ma accanto alla palazzina di Interporto c’è un’altra edificazione che dovrebbe sorgere per Dpa, il general contractor che già nel 2020 aveva firmato un primo accordo quadro con Interporto per la cessione dei diritti edificatori, terreni e servitù, poi scaduto nel gennaio 2021 senza produrre effetti. Sempre Dpa, questa volta affiancato da Scannell, la scorsa estate ha riavviato la trattativa che si è protratta fino alla fine di marzo con gli esiti che conosciamo. Dunque un primo fabbricato era per Dpa. Poi ce ne sono altri due, a ridosso della superstrada e questi sarebbero stati di Interporto e di un non meglio precisato “privato”. A che cosa sarebbero serviti e perché Interporto, che aveva manifestato il disinteresse ad espandersi nella zona individuata da Scannell per Amazon, ha invece deciso di realizzare un magazzino nell’area in prossimità della strada? Anche queste domande troveranno risposta durante l’assemblea dei soci di giovedì, a cui parteciperà anche il sindaco di Jesi Massimo Bacci, che si è fortemente battuto per fare in modo che il progetto Amazon diventasse realtà. Il Comune jesino detiene infatti l’1% delle quote ma nella suddivisione delle parti rappresenta il socio maggioritario dopo la Svem. 
Il cuore dell’e-commerce
L’opera più importante, oggetto di variante urbanistica e delle relative approvazioni, riguarda appunto la realizzazione del fabbricato rettangolare ideato per l’insediamento di Amazon, a cui vengono affiancati anche alcuni locali di servizi mentre all’interno dell’edificio sono ubicate due funzioni confinanti: attività produttiva e servizi. «Le sistemazioni esterne nell’area - si legge nella documentazione inviata al ministero - prevedono la realizzazione di un’area recintata con viabilità carrabile interna composta da 3 corsie con 205 posti di stazionamento camion e con spazi per il carico e lo scarico».

Sono previsti anche due spazi di fermata per autobus con pensiline, 1331 posti auto compresi 63 posti per disabili: nel progetto 144 posti per il parcheggio di biciclette protetti da una tettoia e 63 spazi per le moto. «Trovano ubicazione la guardiania principale e quella secondaria, posizionate a nord e a sud dell’edificio, pensiline per fumatori, serbatoi d’acqua e trasformatori elettrici».

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