Francesco, Paolo, Peter, Lauro, Manuel, Simone. La strage sui luoghi di lavoro nelle Marche: «Dietro i numeri ci sono tragedie familiari»

Francesco, Paolo, Peter, Lauro, Manuel, Simone. La strage sui luoghi di lavoro nelle Marche: «Dietro i numeri ci sono tragedie familiari»
Francesco, Paolo, Peter, Lauro, Manuel, Simone. La strage sui luoghi di lavoro nelle Marche: «Dietro i numeri ci sono tragedie familiari»
di Maria Teresa Bianciardi
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Lunedì 10 Ottobre 2022, 19:36 - Ultimo aggiornamento: 19:41

ANCONA - La mobilitazione davanti Fincantieri ad Ancona si è aperta in nome di Francesco, morto al lavoro cinque giorni fa. Francesco Del Bianco aveva solo 25 anni: si è ribaltato con il trattore e per lui la vita è finita lì, nella maniera più terribile, nel fiore degli anni. Peter Victor di anni ne aveva 26 e anche per lui il destino ha riservato una morte terribile: schiacchiato da un carico di infissi caduto da un muletto che stava manovrando un collega a Tolentino. E Simone Ferri, 23 anni, di Castel di Lama, precipitato da dieci metri mentre eseguiva lavori di manutenzione.

«Una strage che deve essere fermata»

Una strage sui luoghi di lavoro che da gennaio ad oggi ha contato 20 vittime. «Non sono solo numeri», ricordano a gran voce i rappresentanti dei sindacati regionali di Cgil, Cisl e Uil durante la manifestazione che si è svolta ad Ancona ed in contemporanea nelle aziende della regione con uno stop di un'ora contro l'aumentare degli infortuni. «Dietro a questi dati allarmanti ci sono le vite spezzate dei nostri lacvoratori, drammi familiari, figli che restano senza genitori, genitori che perdono i figli nella maniera più assurda».

Vite spezzate. Come quella di Manuel Tassi, caduto dal tetto a 36 anni a San Benedetto lo scorso giugno. E Tonino Fanesi, papà di 3 figli, che è morto a 49 anni mentre cercava di azionare un macchinario. Lauro Mancini, pescatore di 47 anni, annegato nella vongolare "Emilia" che si è rovescita davanti allo specchio d'acqua di Falconara.  Persone, non numeri, che non possono essere morti invano. È questo il senso della mobilitazione di Cigl Cisl e Uil Marche che hanno ricordato i dati allarmanti degli infortuni nelle Marche: 13mila da gennaio ad agosto, con 20 vittime.

Quasi 3 morti al mese.

Ecco le interviste realizzate dalla redazione di corriereadriatico.it

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