Nell’anno post lockdown 4.663 incidenti e 84 morti: nel 2021 nelle Marche +26% di sinistri stradali. Ecco quali sono i tratti più pericolosi

Nell’anno post lockdown 4.663 incidenti e 84 morti: nel 2021 nelle Marche +26% di sinistri stradali. Ecco quali sono i tratti più pericolosi
Nell’anno post lockdown 4.663 incidenti e 84 morti: nel 2021 nelle Marche +26% di sinistri stradali. Ecco quali sono i tratti più pericolosi
di Lorenzo Sconocchini
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Martedì 29 Novembre 2022, 03:25

ANCONA La tragedia di ieri mattina sulla superstrada 76 della Vallesina, con due morti in un’ambulanza schiacciata da un Tir ribaltato sulla rampa di collegamento con l’A14, fa tornare di drammatica attualità la pesante contabilità delle vittime della strada nelle Marche. Proprio ieri l’Istat ha diffuso un report dettagliato relativo al 2021, che annota in tutta la regione 4.663 incidenti stradali che hanno causato la morte di 84 persone e il ferimento di altre 6.277. L’anno scorso, caratterizzato dalla ripresa graduale del traffico dopo l’emergenza Covid, pur con periodi di lockdown leggeri, ha fatto ovviamente segnare rispetto al 2020 un aumentano degli incidenti (+26,2%), delle vittime della strada (+21,7%) e dei feriti (+27,7%), in linea con il trend nazionale.  


Il decennio


Allargando il confronto al periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte nelle Marche del 50,9%, più della media nazionale (-42,0%). Tra i il 2010 e il 2021 si registrano variazioni, rispettivamente di -22,9% e -30,1%. Nello stesso periodo però l’indice di mortalità sul territorio regionale aumenta leggermente (da 1,6 a 1,8 deceduti ogni 100 incidenti).
Pesantissime le ripercussioni, non solo in termini di fite umane, ma anche di bilancio sociale. Nel 2021 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in 16 miliardi e 400 milioni di euro per l’intero territorio nazionale (277 euro pro capite) e in oltre 493 milioni di euro (331 euro pro capite) per le Marche, che incidono per il 3,0% sul totale nazionale 
Tra il 2020 e il 2021 l’indice di lesività aumenta da 133,1 a 134,6, mentre diminuiscono l’indice di mortalità, da 1,9 a 1,8 decessi ogni 100 incidenti, e quello di gravità ( rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti, che passa dal 1,4% del 2020 al 1,3% del 2021). Il report individua anche luoghi e strade più rischiose. L’incidentalità rimane alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia: ancora in evidenza le criticità della statale 16 Adriatica, lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (148, 4 decessi e 225 feriti), e delle strade SS77 Val di Chienti e SS04. L’indice di mortalità aumenta solo nella provincia di Macerata mentre diminuisce nelle altre province della regione.
Nel 2021 il maggior numero di incidenti (3.278, il 70,3% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 34 morti (40,5% del totale) e 4.213 feriti (67,1%).

Gli incidenti più gravi però avvengono sulle autostrade (5,3 decessi ogni 100 incidenti) e sulle altre strade (3,4 ogni 100).


I rettilinei


C’entrano sicuramente i sorpassi, perché sulle strade urbane il 46% dei sinistri stradali si verifica lungo un rettilineo, percentuale che sale all’51,9% sulle strade extraurbane. In ambito urbano gli incidenti che avvengono nei pressi di un incrocio rappresentano il 23,1% del totale, seguiti da quelli nei pressi di un’intersezione (13,1%), di una curva (8,9%) e di una rotatoria (6,8%). Lungo le strade extraurbane il 27,1% degli incidenti si verifica invece in curva, il 10,0% nei pressi di un incrocio, il 6,9% di una intersezione e l’1,7% di una rotatoria.
Ma quali sono i periodi dell’anno e gli orari più a rischio? Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati nelle Marche 916 incidenti (19,6% del totale) mentre tra maggio e settembre, periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 2.577 (il 55,3%) in cui hanno subito lesioni 3.464 persone (55,2%) e 46 sono decedute (54,8%). Le fasce orarie tra le 3 e le 4 del mattino (6,3 morti ogni 100 incidenti) e tra le 4 e le 5 (5,9 morti ogni 100 incidenti) presentano valori molto superiori alla media giornaliera (1,8). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 41,5% degli incidenti notturni, il 41,7% delle vittime e il 43,9% dei feriti.
 

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