ANCONA - Le stelle Michelin brillano ancor di più sulle Marche. Oltre alle prestigiose conferme ecco due, anzi tre, nuovi chef stellati. E Porto San Giorgio fa il colpaccio con i suoi ristoranti (addirittura 2), che vanno alla ribalta nazionale grazie alla famosa guida francese. L’Arcade dello chef Nikita Sergeev e poi Retroscena che porta su podio della prima stella l’accoppiata Richard Abouzaki e Pierpaolo Ferracuti.
Le conferme
La cerimonia di premiazione si è allungata nel tardo pomeriggio di ieri in Franciacorta scelta come trampolino per il lancio della guida più famosa del mondo (edizione numero 67). Consolidato il primato delle Marche con 9 stelle in totale. Nell’olimpo delle 3 stelle (tutti confermati gli 11 dell’edizione 2021) resta chiaramente Mauro Uliassi (e il suo ristorante di Senigallia) che in questi mesi ha raccolto una serie di premi e riconoscimenti a livello planetario. Con 2 stelle l’altra conferma pesante, quella di Moreno Cedroni e della sua Madonnina del pescatore (sempre a Senigallia). «La conferma ci esalta, perché - ha detto Cedroni - significa che stiamo lavorando nella direzione giusta. Poi ogni cosa a suo tempo». Mantengono una stella anche Nostrano a Pesaro con lo chef Stefano Ciotti e anche Errico Recanati con il suo eccellente Andreina, a Loreto.
Le novità
L’edizione 2022 ha visto l’assegnazione di 36 nuove stelle a 35 ristoranti, di cui 33 novità assolute. Assegnate anche le stelle verdi che hanno premiato la sostenibilità dei ristoranti italiani con un occhio particolare al Sud e alle isole.
I primi commenti
Abouzaki e Ferracuti sono chiaramente super soddisfatti della stella. «Un percorso breve, intrapreso da Retroscena da appena un anno - dicono in coro - è stato premiato il nostro impegno, ma anche tutto il lavoro del team che ci affianca. Con la nostra stella e quella di Nikita, adesso Porto San Giorgio può competere anche con Senigallia». Immensa gioia anche per Sergeev: «Esprimere le emozioni che ho in questo momento è quasi impossibile. L’Arcade ha la sua prima stella Michelin. Un percorso lungo, tortuoso pieno di ostacoli e pregiudizi, ma ricco e colorato per la passione che mettiamo ogni giorno. La stella è una soddisfazione ovviamente, me la porterò cucita sulla giacca; è un ringraziamento ed uno stimolo ulteriore per i ragazzi che lavorano con me. Sono stati tanti in questi anni e ognuno di loro ha aggiunto un tassello al mosaico che oggi si è completato. Già da domani ci accorgeremo che il campo si è allargato e si dovranno aggiungere altri pezzi. Ringrazio innanzitutto chi ogni giorno è con me: i miei ragazzi di cucina e sala, il sous chef Riccardo Lupi, il mio maître Leonardo Niccià. Grazie a mamma e a papà e a Francesco Pettorossi che mi sopporta e supporta sgravandomi da tutte le questioni, non creative, del Banco 12».
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