Si ritorna a vivere ma chi sgarra chiude. Da domani cambiano le capienze nei locali e da venerdì Green pass al lavoro. Le ultime regole

Si ritorna a vivere ma chi sgarra chiude. Da domani cambiano le capienze nei locali e da venerdì Green pass al lavoro. Le ultime regole
Si ritorna a vivere ma chi sgarra chiude. Da domani cambiano le capienze nei locali e da venerdì Green pass al lavoro. Le ultime regole
di Maria Teresa Bianciardi
3 Minuti di Lettura
Domenica 10 Ottobre 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 16:28

ANCONA - Ci vorrà sempre la mascherina a portata di tasca o di borsa e il Green pass costantemente rinnovato (a meno che non si faccia parte della stragrande maggioranza dei marchigiani che hanno scelto la strada della vaccinazione), ma da domani anche la nostra regione si riappropria di una normalità perduta da quasi venti mesi. Cinema, sale da concerto, teatri e luoghi di spettacolo potranno lavorare senza l’incubo delle percentuali da rispettare, nei musei il distanziamento interpersonale diventa un ricordo della pandemia da Covid prima della variante Delta e anche lo sport torna a respirare - anche se non in piena liberà - con ampi margini di organizzazione.

Ma la vera novità di questo decreto, entrato in vigore ieri, ma che diventa attuativo tra 24 ore è la decisione di far tornare in pista gli appassionati della movida danzante, anche se al 50% della capienza e con la mascherina ben riposta solamente quando si sta in pista.

TEATRO, CINEMA, CONCERTI
Spettacoli no limits ma con Green pass

In zona bianca, per gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, la capienza consentita è del 100 per cento di quella massima autorizzata sia all’aperto che al chiuso. L’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19.

MUSEI
Cancellato dal decreto il distanziamento sociale

All’interno dei musei e dei luoghi di cultura con il nuovo decreto in vigore da ieri ma che entrerà a regime da domani è stata soppressa la norma che prevede l’obbligo del rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro per i visitatori. Questo sempre in zona bianca, ma resta obbligatorio il Green pass per accedere alle strutture e la mascherina.

SPORT
I palazzetti al 65%, gli stadi al 75%

Con il nuovo provvedimento per lo sport la capienza è al 65% al chiuso, ovvero nei Palazzetti, e 75% all’aperto (si allarga anche la percentuale per gli stadi, che finora invece era al 50%).

Se le Marche dovesse invece passare in zona gialla cambierebbero anche i parametri slle persone all’interno degli impianti sportivi, ridotti al 35% nei Palasport e al 50% negli stadi.

LOCALI DA BALLO
Disco riaperte a metà, si entra mascherati

Da domani possono riaprire le discoteche ed i locali dove si può ballare. La capienza in queste sale da ballo non può essere superiore al 75% di quella massima autorizzata all’aperto e al 50% al chiuso. In particolare nei locali al chiuso deve essere garantita la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo dell’aria. La mascherina si potrà togliere solo in pista quando si balla.

SANZIONI
Multe e sigilli ai locali che violano le norme

In caso di violazione delle regole sulla capienza e sul rispetto dell’obbligatorietà del Green pass nei settori di spettacoli, eventi sportivi e discoteche, è prevista la chiusura dei locali. Questa norma però si applica dalla seconda violazione (se commessa in giornata diversa). È prevista la sanzione amministrativa accessoria della chiusura da uno a dieci giorni.

CERTIFICATO VERDE
Da venerdì il decreto bis per tutti i luoghi di lavoro

Da venerdì invece entra in vigore il decreto bis sul Green pass che obbliga tutti i lavoratori, del pubblico, del privato ed i liberi professionisti ad avere il certificato verde per accedere negli uffici. Un giro di vite che serve a controllare il contagio Covid con vaccinazione, tamponi molecolari o test rapidi, ma anche con l’attestato di guarigione dal virus. E adesso la politica sta spingendo per aumentare la validità dei test da 48 a 72 ore per andare incontro ai no vax.

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