Green pass per over 50, esordio ad ostacoli. Subito in ferie i no vax. La quota di non vaccinati è del 10% tra 50 e 69 anni

Un ufficio postale nelle Marche
Un ufficio postale nelle Marche
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 16 Febbraio 2022, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:17

ANCONA - Comincia il calvario per i 40mila marchigiani over 50 ancora senza vaccino. Di questi, secondo una stima approssimativa fornita dai sindacati, circa il 4-5% è da inquadrare nell’ambito della pubblica amministrazione. Non una quota determinante. Ma basta una scrivania vuota per mandare in tilt il servizio. Più critica la situazione nella sanità, dove la mancanza di infermieri nei reparti può pregiudicare seriamente l’attività.

Meno problematica invece, secondo Confindustria, la questione del settore privato.

Anche se diventa difficile sostituire un dipendente che ha conseguito un certo numero di anni di esperienza.

Prudenza, dunque, è la parola chiave in questo momento. Per capire se gli sviluppi possano avere ricadute più o meno gravi ci vorrà ancora qualche giorno. 


L’organizzazione
Intanto gli uffici pubblici e le industrie si rimboccano le maniche e pensano al rimpasto dell’organico. «Perchè è impensabile sostituire dei dipendenti che abbiano alle spalle 15 anni, o più, di esperienza» afferma Claudio Schiavoni, presidente di Confindustria Marche. «Ci vuole più tempo a formare una nuova risorsa, che arrivare al termine del 15 giugno a organico ridotto» continua Schiavoni. Questa è la visione del problema lato imprese. Poi c’è quella dal fronte della pubblica amministrazione. «A soffrire particolarmente saranno i piccoli Comuni - spiega Matteo Pintucci, segretario generale Fp Cgil Marche - già carenti di personale. Ma non andrà meglio nemmeno agli uffici delle funzioni centrali, dove anche una sola persona sospesa può generare grossi problemi». 


Turni e ferie
Non resta che rivedere la pianta organica. «In qualche area si fanno i turni, in altre c’è chi cambia mansione - racconta Schiavoni -. Si mescolano un po’ le carte all’interno delle aziende. Ma del resto siamo abituati, dopo due anni di assenze per covid siamo andati avanti lo stesso». Agli over 50 non vaccinati, però, si pone un problema ulteriore: la sospensione dello stipendio. «L’unico strumento che legalmente possono mettere in campo è quello di consumare tutte le ferie residue maturate - continua Pintucci - dopodiché non resta che il vuoto retributivo, che porta anche ad un buco contributivo». Per Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche «quest’ultimo provvedimento crea danni ai lavoratori e al funzionamento degli uffici. Il sistema dei tamponi ogni 48 ore consentiva di coniugare meglio la sicurezza delle persone con l’efficacia dei servizi». La Prefettura, intanto, ha messo in campo tutte le forze necessarie a garantire un costante monitoraggio dei territori. Solo nell’ultima settimana, nella provincia di Ancona, sono state 9.572 le persone controllate di cui 5 sanzionate, e 930 le attività commerciali che hanno ricevuto la visita delle divise.


I controlli
«Abbiamo effettuato significativi interventi di natura repressiva - assicura il Prefetto di Ancona, Darco Pellos - e tutto sommato non sono emerse particolari criticità. Sono convinto che le amministrazioni pubbliche e le aziende possano dare dimostrazione di essere in condizione di far fronte a questa nuova normativa».

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