Un’altra dimissione nel cda, addio di Pascali. La Regione Marche: «Commissariamo la Form»

Un’altra dimissione nel cda, addio di Pascali. La Regione Marche: «Commissariamo la Form»
Un’altra dimissione nel cda, addio di Pascali. La Regione Marche: «Commissariamo la Form»
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Mercoledì 9 Novembre 2022, 02:15

ANCONA Un disastro annunciato. Lo stallo infinito sulla nomina del direttore artistico della Form - che ha portato anche alle dimissioni, lo scorso 20 ottobre, del presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Marco Manfredi - va verso la conclusione che si era fin qui cercato di evitare: il commissariamento. Un triste epilogo seguito alla comunicazione, ieri, di una seconda defezione all’interno del cda: quella del consigliere Giulio Cesare Pascali. «Da questo deriva la diminuzione di oltre la metà del cda stesso - ha spiegato ieri nell’aula di Palazzo Leopardi l’assessora alla Cultura Chiara Biondi, rispondendo ad un’interrogazione del consigliere dem Romano Carancini -. Diventa quindi inevitabile la nomina di un commissario straordinario che sia in grado di porre fine al blocco amministrativo-gestionale, per assicurare l’attività della Fondazione fino alla costituzione del nuovo cda. La Regione formalizzerà lo scioglimento del cda e nominerà un commissario straordinario». 


I precedenti


Il nodo gordiano che tiene in scacco la più importante orchestra del panorama musicale marchigiano è quello della nomina del successore di Fabio Tiberi, il cui incarico come direttore artistico è scaduto lo scorso 31 agosto.

Ma per capire l’intricata vicenda bisogna riavvolgere il nastro fino al 20 maggio, quando sono scaduti i termini per la presentazione delle candidature per il ruolo e, a giugno, la commissione valutatrice - che vede tra i componenti anche la dirigente regionale del settore Cultura Daniela Tisi, in quota Lega - si era espressa sul nome, scegliendo Santa Pirruccio (del Conservatorio Rossini) come nuova direttrice. Eppure il posto non è ancora stato assegnato e, stando ai ben informati, la ragione sarebbe legata al veto posto dal capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli.

La procedura

«Perdurando la situazione d’immobilità - ha ripercorso le tappe Biondi - il 12 ottobre l’allora assessora alla Cultura Giorgia Latini aveva coinvolto l’ufficio di presidenza per sollecitare l’ente a nominare il direttore artistico. Il dirigente del settore Affari generali politiche integrate di sicurezza degli enti locali aveva invitato presidente e cda della Form a provvedere con urgenza a completare il procedimento di nomina». Ma la procedura non si è mai completata. «La perdurante assenza di un direttore artistico - mira ad alzo zero Carancini - mina la fase di rendicontazione della stagione precedente, ma soprattutto compromette la programmazione del 2023 e la relativa richiesta di fondi statali, da trasmettere obbligatoriamente al ministero entro il prossimo 31 gennaio. Insomma - l’affondo finale del consigliere dem - il famigerato modello Marche della giunta Acquaroli fa una nuova vittima».

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