ANCONA - Scandinavia più Italia uguale eccellenza. Pierroberto Folgiero parte dal porto dorico, disegnato e riscritto dalla storia, per arrivare al rapporto commerciale stretto con Viking dal 2012. Da allora quel patto, ricorda l’amministratore delegato di Fincantieri di fronte alla sua squadra, è legato a dodici navi. La nona è lì, di fronte a una folla di caschetti dalle tante sfumature, pronta a essere accolta dal mare. Per la prima volta. L’inno italiano, sotto un sole che non dà tregua, precede quelli norvegese e alla Gioia. Tutti sull’attenti a capo scoperto ascoltano sul filo della commozione.
La sirena, che scandisce i ritmi quotidiani del cantiere, si confonde con quella della Viking Saturn.
L’emozione
Don Dino cappellano del lavoro incita la folla. «Godetevi questo spettacolo». Somma, come fosse una preghiera, la forza dell’economia e quella dell’esperienza. Segue l’emozione. «È una benedizione quando si riesce a fare squadra». Invoca il Dio della vita perché consacri tutto e tutto. «Quando questa nave andrà per il mondo porterà un pezzo di voi». Sempre allo stesso Dio chiede ancora: «Sostienici, facci lavorare, proteggi questa imbarcazione, affinché raggiunga sempre i porti che desidera». Sparge acqua sacra sulla fiancata imponente di quel colosso dei mari, Don Dino, mentre l’Adriatico s’insinua lentamente nell’invaso artificiale che l’accoglie. E varo è.