Ricci lancia la sfida alla Regione: «Per Fano serve mezzo milione, se non riescono lo troverò io»

Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, illustra il progetto dell’arretramento ferroviario
Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, illustra il progetto dell’arretramento ferroviario
di Simonetta Marfoglia
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Venerdì 15 Aprile 2022, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 14:31

PESARO - Sindaco Matteo Ricci, sul potenziamento della linea adriatica la Regione più che mettersi di traverso si mette sui binari. Acquaroli c’è andato pesante paventando il blocco dei treni merci.
«Sono rimasto sconcertato e anche dispiaciuto. Con il presidente Acquaroli ho un buon rapporto istituzionale, stiamo collaborando bene insieme, ci ha supportato nella corsa vittoriosa a Capitale italiana della Cultura, per cui questa uscita mi ha sorpreso. Francamente l’ho trovata surreale».

 
Ha definito la proposta irricevibile, anche l’assessore Baldelli ha usato lo stesso termine, ma lei sindaco ha più problemi con la Regione o con Fratelli d’Italia?
«Forse è Fratelli d’Italia che ha qualche problema con il Governo anche se l’atteggiamento di Baldelli è stato quello di boicottarci sin da subito, provando a mettere gli altri sindaci della costa contro Pesaro, chiamandoli a raccolta quando sono stati annunciati i fondi destinati alle Marche per velocizzare la linea Bologna-Lecce.

Ho rifatto i conti, probabilmente i fondi saranno anche un po’ più del previsto: un miliardo e 200 milioni per Pesaro e 800 milioni per altri Comuni. Ma quando mai la nostra regione ha visto tanti finanziamenti tutti insieme? Forse per la Quadrilatero e la terzia corsia».


Ma non è piaciuta la sua fuga in avanti, Pesaro che corre da sola.
«Chiariamo una cosa: non è che Pesaro ha avuto i soldi perchè Matteo Ricci è il più bello, il più bravo e gli piace fare il primo della classe. Pesaro ha avuto i soldi perchè noi, come Comune, abbiamo lavorato sodo. E’ dal 2018 che studiamo il progetto dell’arretramento e il Ministero conosceva il nostro Piano di fattibilità, ma costava troppo. Adesso invece è arrivata l’occasione giusta e le Marche non possono permettersi di buttarla, anzi.»


Anzi cosa, alza la posta?
«L’arretramento di Pesaro deve portare all’allungamento del tracciato fino a Fano. E’ una priorità assoluta, e facilmente realizzabile con l’utilizzo della vecchia galleria dell’A14 di Novilara. Praticamente il progetto è già pronto e servono 500 milioni, non una cifra proibitiva. La Regione si metta piuttosto al lavoro per un piano di fattibilità e per reperire l’investimento perchè se così non sarà allora scriva pure che Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, si impegnerà personalmente affinchè nella prossima legge di Bilancio il governo reperisca le risorse necessarie. Se la Regione non lo fa, lo farò io».


Che fa sindaco, il governo ombra come nella Prima Repubblica?
«Sono soltanto pratico e voglio bene a Pesaro e alle Marche. Pensiamo al porto di Ancona: come vogliamo svilupparlo e incrementare il traffico merci? Con il bypass di Pesaro si risparmiano 9 minuti, con gli altri interventi 12, non è poco. Si è partiti da Pesaro perchè la serpentina all’ingresso nord della città era motivo di rallentamento: il Governo vuole raddrizzare la ferrovia più che arretrarla. Si continua a parlare di passaggi di treni merci, ma in realtà i treni in più saranno solo 5 e il potenziamento servirà anche per i passeggeri, vanno intercettati entrambi».


A Pesaro si è organizzato a tambur battente gli Stati Generali delle infrastrutture, la Regione l’avete invitata?
«È un confronto tra Comune, categorie e associazioni».


Sindaco come se ne esce?
«Con ragionevolezza e una strategica visione del futuro. Trovo insopportabile un dibattito del genere e una tale pervicacia nel voler far perdere un’opportunità storica alle Marche. Ma sa quanti sindaci mi hanno chiamato? E tutti con la stessa battuta: “Dateli a noi quei soldi se proprio vi fanno schifo”».


Ma se la Regione continua a dire no?
«Deciderà il ministro. E Giovannini farà come gli pare».

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