I sindaci della costa: «Ci vuole una visione unitaria. D’accordo il bypass pesarese ma poi tutti gli altri Comuni?»

I sindaci della costa: «Ci vuole una visione unitaria. D’accordo il bypass pesarese ma poi tutti gli altri Comuni?»
I sindaci della costa: «Ci vuole una visione unitaria. D’accordo il bypass pesarese ma poi tutti gli altri Comuni?»
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 13 Aprile 2022, 03:20

ANCONA - Il fronte dei sindaci delle comunità costiere attraversate dalla ferrovia Adriatica è compatto. L’arretramento deve valere per tutti. Serve unione, sostengono gli amministratori locali, per il bene dell’economia e dello sviluppo dei territori. Nessuna polemica, quindi, rispetto alle posizioni del sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, in pressing per la realizzazione del bypass da 1,2miliardi di euro, per altro già previsti nel budget della manovra di governo per il potenziamento dell’alta velocità sul versante est. Ma la soluzione al problema, o coinvolge l’intero tratto regionale, o si rischia di creare una grave disparità tra i territori. Di questo parere anche il governatore Francesco Acquaroli che si è reso disponibile a farsi portavoce nei confronti del governo centrale delle istanze sollevate dai sindaci. 

 
Le criticità
Ad aver suscitato le preoccupazioni delle amministrazioni comunali è l’intensificazione dei passaggi dei treni merci che arriverebbero a sfrecciare con una frequenza di circa 8-9 minuti al giorno. E la conseguente misura protettiva delle barriere antirumore. L’impatto sul territorio dal punto di vista ambientale «sarebbe devastante - afferma Stefania Signorini, sindaco di Falconara Marittima -. In termini turistici sarebbe una debacle clamorosa. Vorrebbe dire soffocare tutte le città costiere che hanno una vocazione turistica». Opinione condivisa anche dagli altri colleghi che nell’arretramento della ferrovia Adriatica vedono l’unica possibilità per far fronte alla necessità di incrementare il numero di passaggi dei convogli.


L’impatto nelle città 
«Marotta è tagliata a metà dalla linea ferroviaria Adriatica e questo crea già non pochi problemi - afferma il sindaco Nicola Barbieri - è un’infrastruttura che ha un impatto importante sulla nostra città, e se venisse arretrata migliorerebbe di gran lunga la qualità della vita dei nostri cittadini».

Ma il punto è che non si può ragionare per singoli vantaggi territoriali. Campanilismo a parte, è proprio una questione di opportunità che investe tutto il versante costiero della regione. Infatti i sindaci invocano scelte che abbiano alla base una visione unitaria rispetto all’intera area regionale. «Altrimenti si risolverebbe la questione di Pesaro, e non ci sarebbe nulla di sbagliato - prosegue Barbieri - ma rimarrebbe il problema per tutti gli altri comuni». 


L’appello dei Comuni
Per il sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, «sarebbe meglio trovare una linea condivisa perché l’operazione non può essere vista da un solo Comune, ma da tutta la costa». Vero è, però, che al sindaco di Pesaro si è presentata un’occasione d’oro. Con tanto di risorse economiche già messe a bilancio. «Ma se il tema è dove e come intercettare le risorse - replica il sindaco di Falconara - si possono dirottare quelle previste per le barriere verso un discorso più lungimirante e si procederebbe per stralci. Il problema non è il costo dell’opera per l’arretramento, ma portare avanti insieme l’interesse di un’intera regione». Preso atto che la linea ferroviaria Adriatica non può sostenere attualmente il potenziamento del traffico merci così come previsto, resta però da appurare quali territori andrebbero toccati dall’arretramento.


Le diverse soluzioni
«Mi auguro che al di là di tutto ci sia uno studio su cui poter esprimere un parere ragionato - commenta il sindaco di Grottammare, Enrico Piergallini -. Inoltre confido in una progettazione razionale da parte dello Stato riguardo un piano per l’abbattimento sonoro, visto che la soluzione offerta dalle barriere non può essere presa in considerazione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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