Ferretti, il boom dei superyacht. «Adesso cerchiamo spazi per nuovi cantieri»

La flotta dei maxiyacht Ferretti: da Riva a Pershing fino a Crn
La flotta dei maxiyacht Ferretti: da Riva a Pershing fino a Crn
di Andrea Taffi
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Giovedì 7 Ottobre 2021, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 10:29

ANCONA - E se gli spazi che il gruppo Ferretti cerca per nuovi cantieri fossero proprio ad Ancona? La domanda è destinata a restare in sospeso ma nel frattempo il gruppo forlivese (che ad Ancona ha creato la sua Superyacht yard, la divisione che si occupa della costruzione delle megabarche per i suoi marchi) festeggia al gong del terzo trimestre un annata da sogno.

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Settembre da record, raccolta ordini che nei primi tre trimestri dell’anno supera i 900 milioni di euro, dei quali più di 220 milioni di euro registrati nel solo mese di settembre: sono solo alcuni numeri del colosso della nautica di lusso con base a Forlì e un pezzo strategico della produzione ad Ancona, in via Mattei all’ex Crn. 


La grande crescita
Perché in grande crescita c’è proprio il segmento dei superyacht in acciaio e alluminio, realizzati nella Superyacht Yard di Ancona, che ha premiato i progetti dei super yacht Riva e Pershing e confermato Crn tra i player più attivi del segmento.

Da gennaio a settembre 2021 sono state consegnate dal Gruppo Ferretti oltre 160 imbarcazioni, compresa la spettacolare Riva Fifty. Lungo 50 metri, M/Y “Fifty” è stato concepito dalla Riva Superyachts Division per offrire un’esperienza di navigazione a livelli eccelsi, fatta di comfort, attenzione ai dettagli e una visione evoluta dell’andar per mare: valori che da 179 anni fanno di Riva il mito della nautica mondiale. 


Le parole del Ceo
«Il 2021 di Ferretti Group è come quei film meravigliosi che ti fanno sognare dall’inizio alla fine. – ha commentato l’avvocato Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group – È cominciato benissimo e sta continuando in modo spettacolare, con ottimi colpi di scena come questa straordinaria performance dei superyacht in acciaio e alluminio. Le emozioni però non sono finite: ci aspettano ancora alcuni mesi ricchi di piacevoli sorprese e sicuramente un gran finale».

L’incremento dei fatturati (e gli ordini già incamerati) traina una revisione degli asset di gruppo: un mese fa, è stato lo stesso Galassi a parlare apertamente di fabbisogno di nuovi cantieri: «Il rovescio della medaglia - aveva dichiarato sui media specializzati - sono cantieri intasati di ordini e lavoro. Stiamo vendendo le nostre unità con consegna 2024, cosa che non mi aspettavo di vedere. E dico: per fortuna! Anche se poi bisogna fare i conti con cantieri che già lavorano a pieno regime. Siamo saturati con due turni di produzione, straordinari, da noi si lavora stabilmente anche il sabato. E continueremo a farlo. Stiamo cercando disperatamente uno o due nuovi cantieri per poter produrre tutto quello che ci chiede il mercato». 


Le ipotesi in stand by
Esclusa la Puglia, Galassi ha parlato della necessità che il cantiere sia collegato all’indotto di artigiani e fornitori fondamentali per i loro gioielli del mare. La maggior parte dei cantieri di Ferretti sono sull’adriatica e sulla costa del tirreno attorno a Viareggio e La Spezia. Riflessioni sono state fatte ad Ancona come anche sugli altri siti ma è una partita lunga. Per ora tutto in stand by.

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