Export Marche in 195 Paesi
C'è un attivo per 5 miliardi

Container in partenza da un porto italiano
Container in partenza da un porto italiano
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Domenica 3 Maggio 2015, 14:47 - Ultimo aggiornamento: 15:02
ANCONA - Le imprese portano le Marche nel mondo per un saldo di 5 miliardi di euro.



Sono stati 195 i Paesi dove nel 2014 gli imprenditori marchigiani hanno venduto i loro prodotti. Dai mobili in Mozambico alle calzature in Uzbekistan e in Groenlandia. Dagli elettrodomestici nel Bhutan ai prodotti da forno in Nuova Zelanda. Un viaggio nei cinque continenti che ha riportato le esportazioni marchigiane ai livelli antecedenti la crisi ricordano i centri studi di Cna e Cgia. Lo scorso anno le imprese marchigiane hanno esportato merce per 12,3 miliardi di euro come nel 2007, rispetto agli 8 miliardi del 2008 ed agli 11,6 miliardi del 2013, con un aumento del 7,5%, ben superiore alla media nazionale, che è stata del 2%. Sono aumentate anche le importazioni, da 6,8 a 7 miliardi di euro (+3,5) mentre per l'Italia sono diminuite dell'1,6%.



risentirne positivamente la Bilancia commerciale della nostra regione, in attivo di 5,4 miliardi di euro. «È solo grazie alla capacità dei nostri imprenditori di vendere i loro prodotti all'estero - sostengono i presidenti di Cna Marche Gino Sabatini e di Confartigianato Marche Salvatore Fortuna - se il sistema produttivo marchigiano ha saputo resistere alla crisi, malgrado il crollo dei consumi interni. Un risultato che si deve alla qualità delle merci prodotte nelle Marche, all'intraprendenza delle 6.798 imprese esportatrici marchigiane, pari al 28,9% delle imprese manifatturiere, ed al sostegno che hanno trovato nelle associazioni di categoria, nella Regione e nelle Camere di commercio». «Noi - aggiungono - siamo convinti che si possa fare ancora meglio e che almeno altre 2 mila piccole e medie imprese marchigiane abbiano le potenzialità per guardare ai mercati esteri, ma devono essere aiutate in questo percorso con finanziamenti per l'internazionalizzazione e per la partecipazione a Fiere e promozioni oltre frontiera».



l mercato di riferimento delle imprese marchigiane rimane quello dell'Unione Europea, dove lo scorso anno sono state vendute merci per 7,6 miliardi di euro, pari al 61,3% di tutto l'export regionale. In cima alla lista dei Paesi che importano prodotti dalle Marche si conferma il Belgio con 1,9 miliardi di euro ed un incremento del 31,3% rispetto al 2013. Ma secondo Cna e Cgia il primato è dovuto esclusivamente ad una multinazionale farmaceutica che produce medicinali per 1,7 miliardi nella provincia di Ascoli Piceno e li importa nella casa madre di Bruxelles. Il mercato tedesco nel 2014 ha scalzato quello francese dal secondo posto grazie ad una crescita del 23,9% che ha portato l'export marchigiano in Germania a 1,2 miliardi rispetto al miliardo della Francia, dove le Marche hanno perso il 5,6% dell'export. Tra i principali mercati in forte crescita quello inglese (+16,6) grazie alle macchine industriali ed ai prodotti della moda mentre quello russo, a causa dell'embargo per la crisi con l'Ucraina, ha perso nel 2014 il 17,1%, scendendo da 724 a 600 milioni di euro. Altri mercati in cui le esportazioni marchigiane hanno registrato aumenti a doppia cifra sono stati l'India (+26,4) e l'Arabia Saudita (+15,1). Perdono invece quote di mercato in Brasile (-20,1), Sud Africa (-8,7), Cina (-5,3) e Stati Uniti (-3,2). «Si tratta - affermano Fortuna e Sabatini - di grandi mercati extraeuropei che negli anni scorsi avevano registrato importanti aumenti delle esportazioni marchigiane e che nel 2014 hanno avuto una battuta di arresto. Occorre rafforzare la presenza della nostra regione e le iniziative utili a presidiare quei mercati, dove milioni di consumatori possono assorbire quote importanti della produzione manifatturiera marchigiana».

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