ANCONA - I ben informati raccontano di riunioni infinite proseguite in notturna e nervi non tesi, di più. In casa centrodestra, quella della distribuzione dei collegi uninominali in giro per l’Italia è una partita da Champions League: se scelgono bene i posizionamenti, possono centrare un mezzo cappotto contro un centrosinistra che corre in ordine sparso.
Ma in questa dinamica, si muovono anche gli interessi dei singoli esponenti dei veri partiti, e trovare la quadra è un lavoro di cesello. Una prima bozza di accordo tra le parti - suscettibile di qualche modifica, dato che in questi giorni le riunioni si susseguono freneticamente - è stata raggiunta non senza fatica e tra i motivi del contendere tra i leader nazionali sono finite anche le Marche. Paradossalmente, il braccio di ferro non è andato in scena tra Fratelli d’Italia e Lega, che detengono la golden share della coalizione, ma tra Forza Italia e Udc, che chiedevano collegi blindati nelle Marche per i commissari regionali Francesco Battistoni ed Antonio Saccone. Alla fine, pare averla spuntata il primo.
Il braccio di ferro
Il coordinatore azzurro Antonio Tajani, in un duello all’ultimo seggio con il leader nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa, sarebbe riuscito ad ottenere, nella bozza di accordo, l’uninominale Fermo/Ascoli alla Camera, che è tradizionalmente una delle più blindate roccaforti del centrodestra. E se la distribuzione ipotizzata dovesse essere confermata, per Battistoni sarà una passeggiata di salute. Nella suddivisione dei pani e dei pesci, la leader di FdI Giorgia Meloni avrebbe piazzato le bandierine sui due collegi uninominali al Senato (Marche nord che include Pesaro ed Ancona, e Marche sud con Macerata, Fermo ed Ascoli) e su quello di Ancona alla Camera. Disposta la scacchiera, sono iniziate a circolare anche le ipotesi di piazzamento dei pedoni: per Marche nord si fanno i nomi di Antonio Baldelli e Giorgio Mochi, mentre a sud, per il momento, il più quotato sarebbe quello della deputata uscente Lucia Albano.
Il centrosinistra
Nota a margine: nel campo del centrosinistra, una prima mappatura dovrebbe essere fatta oggi. Dopo l’addio di Calenda, la distribuzione dei collegi va tarata di nuovo ed il Pd sta attendendo i sondaggi aggiornati per capire quali siano i collegi contendibili, buoni, e quelli dati già per persi. Poi si farà la tara con i nomi in campo. Ai cespugli rosso-verdi nelle Marche dovrebbe spettare un collegio.