Elezioni politiche nelle Marche, iI baricentro del potere si sposta verso Sud

Elezioni politiche nelle Marche, iI baricentro del potere si sposta verso Sud
Elezioni politiche nelle Marche, iI baricentro del potere si sposta verso Sud
di Lolita Falconi
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Mercoledì 28 Settembre 2022, 17:26 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 11:59

Dalla Vallesina al Piceno. Il baricentro del potere politico marchigiano si sposta da Fabriano e Jesi ad Ascoli e San Benedetto del Tronto. Chiusi i seggi elettorali delle Politiche, terminato il conteggio delle schede, restano sul suolo marchigiano una serie di considerazioni da svolgere per fotografare una situazione politica nettamente modificata rispetto a quattro anni e mezzo fa. I risultati delle urne consegnano una geografia delle Marche radicalmente diversa. Cambiano i luoghi del potere, cambiano i volti, cambiano i simboli. 


I colori


La regione ha sì una diversa colorazione politica (dalla prevalenza del giallo grillino si è passati al monocolore blu del centrodestra) ma quello che si è modificato è soprattutto il peso politico dei territori.

Diciamo che il centrodestra rappresenta un riscatto per il Sud, di quella parte delle Marche che, quando il Pd era primo partito, lamentava sempre marginalità nelle stanze dei bottoni. Ora i rapporti di forza si sono ribaltati. Dunque: il Piceno passa da quattro parlamentari del 2018 a sei che non sono solo espressione di Ascoli città (da cui provengono Guido Castelli, Giorgia Latini e Roberto Cataldi) ma anche di San Benedetto (due: Lucia Albano e Giorgio Fede) e soprattutto prende un parlamentare un microcosmo montano da 1.200 abitanti quale è Force con Augusto Curti, cresciuto politicamente con Anna Casini, una delle poche big dem del meridione delle Marche. 


La discesa


All’ascesa irrefrenabile del Piceno, che annovera tra i suoi nuovi parlamentari anche due eletti fuori regione (Rachele Silvestri e Antonio Guidi) corrisponde la caduta della Vallesina. Un tempo roccaforte del potere politico regionale (si pensi ai tempi di Spacca), ha portato in Parlamento, per dire, Maria Paola Merloni e Francesco Casoli oltre che il quintetto pentastellato del 2018 (Patrizia Terzoni, Donatella Agostinelli, Martina Parisse, Mauro Coltorti e Sergio Romagnoli). Oggi? Il deserto. In compenso la città di Ancona riconquista un suo parlamentare (Benvenuti Gostoli) e questa è una notizia dopo che quattro anni fa aveva mancato clamorosamente l’obiettivo e in precedenza non aveva mai abbondato in rappresentanza a Roma. Negli ultimi vent’anni solo Favia, Magistrelli, Galeazzi e Duca. Ancona resta sempre quindi piuttosto marginale nello scacchiere politico romano. 

Pesaro isolata


Ma questa volta va segnalato che anche la città di Pesaro fallisce clamorosamente l’obiettivo e per la prima volta non porta a Roma nessuno. Zeru tituli. Né di destra né (soprattutto) di sinistra. La città paga probabilmente le divisioni di un Pd più litigioso che mai e a caccia di un’identità ancora da definire. Calando lo zoom sulla provincia si può dire invece che il Pesarese potrà contare sull’avvocato Antonio Baldelli, fratello dell’assessore regionale Francesco, e Mirco Carloni che dalla Regione si trasferisce a Montecitorio. Orfano di parlamentari il distretto calzaturiero mentre torna a sorridere, diciamo così, Macerata che oltre a due consiglieri regionali portati ad Ancona nel 2020 (Carancini e Menghi) può vantare adesso anche una parlamentare grazie alla rielezione, dopo quattro anni di panchina, di Irene Manzi. 
Altro punto di vista e di lettura: l’entroterra. Le aree montane alle prese con la ricostruzione post sisma e il rischio spopolamento, con la mancanza di servizi e infrastrutture portano a Roma due rappresentanti: Baldelli e Curti. Solo quest’ultimo può vantare anche il fatto di essere l’unico portabandiera dell’area del cratere sismico. Una zona bisognosa di essere rappresentata a Roma perché tante sono ancora le necessità di un territorio che vuole e deve ripartire. Ma che per farlo ha bisogno di risorse, leggi e aiuti. E Roma, da questo punto di vista, è baricentrica.

 

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