Presidente della Repubblica, i rappresentanti delle Marche Acquaroli, Latini e Mangialardi racconteranno l’elezione ai lettori del Corriere Adriatico

Il palazzo del Quirinale
Il palazzo del Quirinale
di Maria Teresa Bianciardi
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Domenica 23 Gennaio 2022, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 08:30

ANCONA - ​I tre grandi elettori delle Marche sono già a Roma per l’impegno istituzionale più emblematico nella storia della politica italiana: l’elezione del Presidente della Repubblica. Il governatore Francesco Acquaroli e il presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, Dino Latini hanno completato la registrazione per accreditarsi alle operazioni di voto, il consigliere regionale dem Maurizio Mangialardi lo farà in giornata: c’è tempo fino alle 17, orario in cui il segretario nazionale del Pd Enrico Letta ha fissato l’incontro con tutti i grandi elettori del partito per ragionare sui candidati e capire come orientarsi.

Una fase delicatissima per tutti gli schieramenti politici, preludio di quello che avverrà da domani alle 15 quando i grandi elettori entreranno nel catafalco sistemato a Montecitorio per esprimere le proprie preferenze a scrutinio segreto. I preparativi li ha seguiti in diretta il governatore Acquaroli che ieri era nella Capitale per accreditarsi: «È una grande emozione avere l’onore non solo di essere un grande elettore, ma di rappresentare la mia regione all’interno del panorama istituzionale, insieme al presidente Latini e al consigliere Mangialardi in questa occasione». Il presidente della Regione, Latini e Mangialardi, seguiranno l’elezione per il Corriere Adriatico e racconteranno attraverso le colonne del quotidiano delle Marche uno degli appuntamenti più importanti nella storia della Repubblica. I tre grandi elettori descriveranno quotidianamente sulle nostre pagine emozioni e incontri, sfumature e aneddoti dentro e fuori le mura del Parlamento, per rendere partecipi i marchigiani all’elezione del tredicesimo Capo dello Stato.

Un’occasione irripetibile per correre in edicola e non perdersi neppure un particolare di queste giornate speciali, per la nostra Regione e per l’intero Paese. Intanto il presidente del consiglio regionale, Dino Latini, domani alle 13.15 parteciperà all’assemblea dei grandi elettori di Forza Italia e Udc: «È sicuramente una elezione più sentita delle altre, forse pari o seconda a quella del 1992 (quando venne eletto Oscar Luigi Scalfaro, ndr) anche se il clima di tensione è chiaramente di ordine diverso. Quindi anche per i grandi elettori è un impegno maggiore a contribuire ad una scelta che sia rappresentativa nel corso del prossimo settennato di tutti. È un onore e un grande impegno rappresentare le Marche, tenere conto del sentimento dei suoi cittadini e coniugarlo con quello dei loro rappresentanti consiglieri regionali, che mi hanno eletto». Il capogruppo del Pd in Regione, Maurizio Mangialardi, attende oggi pomeriggio l’assemblea con i grandi elettori del Pd e il segretario Letta: «Un momento importante per definire la nostra partecipazione al voto. Sono emozionato ma anche teso per la responsabilità che mi è stata data, un momento unico e irripetibile come politico ed esponente della mia regione. Mi fa molto piacere raccontare questa esperienza sul Corriere Adriatico per far partecipi tutti i marchigiani che rappresenterò con il mio voto». La Costituzione prevede che nelle prime tre votazioni la maggioranza richiesta per l’elezione sia quella dei due terzi dei componenti dell’ Assemblea, che questa volta è di 673 voti. Dal quarto scrutinio il quorum si abbassa: per essere eletti basterà la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, pari a 505 voti. Per consuetudine voteranno prima tutti i senatori, poi i deputati e quindi i delegati regionali. Quest’anno si entrerà in ordine alfabetico, 50 alla volta, con una capienza massima di 200 elettori in Aula.

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