Dorsale Adriatica, santa alleanza delle Regioni per le strade: «Corridoio Baltico fino a Bari, siamo a un punto di svolta»

Dorsale Adriatica, santa alleanza delle Regioni per le strade: «Corridoio Baltico fino a Bari, siamo a un punto di svolta»
Dorsale Adriatica, santa alleanza delle Regioni per le strade: «Corridoio Baltico fino a Bari, siamo a un punto di svolta»
di Andrea Taffi
2 Minuti di Lettura
Sabato 13 Novembre 2021, 21:43

ANCONA - La notizia vera forse va cercata tra le righe delle parole del governatore dell’Abruzzo Marsilio: «La richiesta che le quattro Regioni, Puglia, Molise, Abruzzo e Marche, hanno unitariamente presentato un anno fa a governo ed Europa ha rafforzato il negoziato e oggi è a un punto di svolta, ci attendiamo una risposta positiva per il prolungamento del corridoio che corre lungo la dorsale adriatica». Il corridoio è il numero 1 delle reti Ten T, il Baltico-Adriatico in corso di revisione a Bruxelles per cui finora è stato approvato il prolungamento da Ravenna ad Ancona

 
Il summit
E il motivo per cui Marsilio tocca la questione così da vicino è la riunione a Bari dei quattro leader politici della dorsale interessata (il padrone di casa Emiliano, Acquaroli, Marsilio appunto, era assente il governatore del Molise Toma rappresentato dall’assessore ai Trasporti Pallante). Un percorso iniziato a ottobre 2020, Acquaroli era stato appena eletto, nel nome delle infrastrutture. «La filiera istituzionale del Medio e Basso Adriatico - ha spiegato il governatore - è molto importante per porre con forza all’attenzione del Governo e dell’Unione Europea l’enorme ritardo infrastrutturale ed il conseguente problema dei collegamenti viari in questa macro area. Il progetto rimette al centro la dorsale Adriatica, sia per quanto riguarda l’autostrada che la ferrovia e soprattutto restituisce alla piattaforma logistica delle merci dell’Adriatico, un ruolo essenziale rispetto all’Italia e all’Europa intera. Possiamo diventare centrali e stiamo lavorando per questo». Finora la Dorsale Adriatica è stata presa relativamente in considerazione anche se le Marche tre mesi fa hanno incassato il primo step (il regolamento Ue n. 1153/2021 del 7 luglio scorso istituisce il meccanismo e abroga i regolamenti Ue n. 1316/2013 e 283/2014) per annettere Ancona alla rete del corridoio 1. Il corridoio Baltico-Adriatico è una degli assi stradali e ferroviari transeuropei più importanti dell’Europa centrale. Va dai porti baltici di Danzica e Stettino fino ai porti adriatici di Capodistria, Trieste, Venezia e Ravenna. E ora Ancona. Il prossimo passo, dunque dovrebbe essere Bari: «Il ragionamento sul corridoio - ha spiegato Acquaroli - riguarda in particolare l’autostrada. Scendendo stamattina (ieri, per chi legge) balza agli occhi una sorta di cantiere continuo tra Porto Sant’Elpidio e Bari. E per fortuna che Aspi ha fatto la gentilezza di sospendere i cantieri nei weekend. Oltre a questo puntiamo a velocizzare al massimo il corridoio della ferrovia. Senza dimenticare aspetti importanti come quello delle barriere fonoassorbenti che diventano un limite allo sviluppo turistico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA