ANCONA - Nel monitoraggio delle porte girevoli e dei colori cangianti le Marche passano dal bianco al giallo e altre regioni aggiustano i conti. Rispetto all’istantanea scattata mercoledì scorso dai tecnici della Cabina di regia Ministero della Salute-Iss, che di norma cristallizza la situazione in vista del report settimanale del venerdì, l’ordinanza con cui ieri il ministro Speranza ha colorato la mappa delle Regioni Italiane propone una repentina metamorfosi.
Cosa è successo
Le Marche, che fino a mercoledì avevano parametri ancora da zona bianca (12,8% di saturazione in area medica, dunque entro la soglia critica) anticipano il passaggio in giallo previsto per il 27 dicembre. Il ministero - visto il brusco incremento dei contagi e dei ricoveri nelle ultime 48 ore - ha deciso di aggiornare il monitoraggio fino a ieri, per avere dati più attuali rispetto all’istantanea di inizio settimana. Un’eccezione alla regola seguita fin qui negli 82 monitoraggi settimanali avviati nel maggio 2020 per gestire l’uscita graduale dall’emergenza Covid.
La manovra
Ma proprio questa decisione di aspettare fino all’ultimo, per valutare i dati dei ricoveri, ha consentito ad esempio alla Lombardia, che in base ai numeri di mercoledì scorso aveva un’occupazione per Covid del 15% dei posti in Area medica, di mettersi per un po’ al riparo da un cambio di fascia di rischio, visto che anche l’indicatore sulla saturazione delle terapie intensive era vicino al limite di guardia (9,5%).
La situazione
La Lombardia ha dato fondo alle scorte anche per abbassare la percentuale dei posti letto occupati per Covid, attivando tutte le rianimazioni a disposizione. Le Marche, che ha raggiunto una saturazione per Covid delle terapie intensive del 14,4%, secondo i dati Agenas ha invece al momento 250 posti di terapia intensiva attivi e altri 52 attivabili.
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