L’Aifa: sì al vaccino per 5-11 anni. Nelle Marche sono 92mila bimbi. Due dosi "ridotte" di Pfizer. Effetti collaterali? Ecco cosa dice lo studio

L’Aifa: sì al vaccino per 5-11 anni. Nelle Marche sono 92mila bimbi. Due dosi "ridotte" di Pfizer. Effetti collaterali? Ecco cosa dice lo studio
L’Aifa: sì al vaccino per 5-11 anni. Nelle Marche sono 92mila bimbi. Due dosi "ridotte" di Pfizer. Effetti collaterali? Ecco cosa dice lo studio
di Martina Marinangeli
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Giovedì 2 Dicembre 2021, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 15:53

ANCONA - A sei giorni dal via libera arrivato il 25 novembre dall’Agenzia europea del farmaco, ieri a dare il disco verde è la sua declinazione italiana, l’Aifa: ok alla somministrazione del vaccino anti-Covid Pfizer per la fascia pediatrica dei bambini tra 5 e 11 anni. Ecco come funzionerà.

L’immunizzazione avverrà attraverso due somministrazioni con un dosaggio ridotto - un terzo rispetto a quello autorizzato per adulti e adolescenti - e con formulazione specifica. Secondo il comitato tecnico scientifico dell’agenzia nostrana, i dati disponibili «dimostrano un elevato livello di efficacia e non si evidenziano al momento segnali di allerta in termini di sicurezza». Viene inoltre suggerita l’adozione di percorsi vaccinali, quando possibile, «adeguati all’età». 


Il target in regione
Un’ulteriore platea di soggetti da immunizzare che la macchina vaccinale, già in affanno sulle terze dosi, dovrà gestire nelle prossime settimane. Nello specifico, nelle Marche il target che va dai 5 e gli 11 anni comprende 92.645 bambini, da sommare al gruppo degli over 18 che si stanno registrando per ricevere la dose booster. Uno sforzo aggiuntivo non indifferente, considerando anche l’inadeguatezza di alcuni hib sul territorio e la carenza di medici da destinare alle somministrazioni. L’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ieri sera aspettava il via ufficiale da Roma ma nel frattempo già si sa che un ruolo fondamentale l’avranno i pediatri. «Stiamo cercando locali più ampi e confortevoli per poter aumentare le dosi giornaliere e, a breve, speriamo di avere personale medico ed infermieristico dalla struttura commissariale», fa sapere la direttrice generale dell’Asur Nadia Storti, così da poter dare risposte puntuali all’aumentata domanda. E, con l’ok alle vaccinazioni sui più piccoli, il numero è destinato a salire a stretto giro di posta. Lo studio registrativo del vaccino Pfizer nella popolazione 5-11 anni – dove i positivi sono in aumento – «ha mostrato un’efficacia nella riduzione delle infezioni sintomatiche da Covid pari al 90,7% rispetto al placebo e la non-inferiorità della risposta immunologica rispetto a quanto osservato nella popolazione 16-25 anni», rileva il Cts dell’Aifa.

Per quanto riguarda gli aspetti di sicurezza, si legge, «lo studio non ha evidenziato eventi avversi gravi correlati al vaccino e in particolare, nei 3.100 bambini vaccinati, non sono stati osservati, almeno nel follow up a breve termine attualmente disponibile, casi di anafilassi o miocarditi/pericarditi». 


L’osservazione
I dati di farmacovigilanza relativi ai circa 3.300.000 bambini di 5-11 anni già vaccinati, prevalentemente con una dose, negli Stati Uniti, ancorché riguardanti un periodo di osservazione di breve durata (media di 16 giorni), «non evidenziano al momento nessun segnale di allerta in termini di sicurezza».

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