Sos vaccini, la Regione Marche: 5mila richiami rischiano di slittare. Ecco perché. Intanto il Lazio chiama la fascia 56-57 anni

Sos vaccini, la Regione Marche: 5mila richiami rischiano di slittare. Ecco perché. Intanto il Lazio chiama la fascia 56-57 anni
di Martina Marinangeli
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Martedì 4 Maggio 2021, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 15:32

ANCONA Sos vaccini: 5mila richiami sono a rischio slittamento da domani. Ad aggiornare per l’ennesima volta la tabella di marcia è la Regione, che lamenta «le variazioni nelle assegnazioni delle dosi da parte del commissario Covid (il generale Figliuolo, ndr)».

Proprio per il 5 maggio è attesa la consegna di circa 51.500 sieri targati Pfizer, che di solito arrivano in mattinata. Ma nel caso di ritardi o disguidi, la macchina vaccinale potrebbe incepparsi e, di qui, l’avvertimento preventivo di Palazzo Raffaello per evitare disservizi. 


La consegna
Una programmazione che non trova pace, quella della campagna di somministrazioni, che già nel weekend appena trascorso aveva rischiato di restare al palo. In quel caso, a salvare la situazione è stata una consegna anticipata al primo maggio di AstraZeneca, Moderna e Johnson & Johnson. Ora, invece, a rischiare di far inceppare gli ingranaggi sarebbero le forniture di Pfizer, fin qui piuttosto puntuali e precise. «Da mercoledì (domani, ndr) potremmo spostare l’appuntamento di circa 5mila persone per la seconda dose - spiega la Regione, che poi rassicura - da sabato prossimo, si torna a 12mila inoculazioni al giorno. Tra oggi e domani (ieri e oggi per chi legge, ndr) riusciamo a mantenere un riequilibro tra le varie Aree vaste e tra prime e seconde dosi, solo riducendo le somministrazioni per le categorie protette e caregivers (prime dosi)». 


I numeri 
Se venerdì 30 aprile sono state vaccinate 13.933 persone - numero sopra la media delle 10mila giornaliere su cui viaggiano le Marche - il primo maggio si è scesi a 9.319 (dato comunque non troppo lontano dallo standard) e domenica a 8892. Totale calato ulteriormente nella giornata di ieri, quando si è assestato sulle 8569 dosi somministrate. Oggi dovrebbe replicarsi più o meno lo stesso scenario, ma è domani che potrebbe diventare il giorno “nero” dei vaccini. 


Le variazioni 
«La programmazione in base alla diversa tipologia di utenti - punta il dito la Regione in una nota - si rende complessa a causa delle variazioni nelle assegnazioni da parte del Commissario Covid.

Tuttavia, grazie a un anticipo nella forniture di vaccino precedentemente prevista per lunedì 3 maggio, è stato possibile mantenere l’attuale svolgimento delle somministrazioni e soddisfare le richieste prenotate, ma si è configurata una criticità sulla disponibilità di vaccino Pfizer in relazione alla gestione dei richiami nel corso di questa settimana. In particolare, per il giorno 5 maggio, data in cui è prevista la consegna di un’ulteriore fornitura (le 51.500 dosi circa di cui sopra, ndr). Come è noto - prosegue Palazzo Raffaello - la somministrazione della seconda dose deve essere effettuata in un range di date e in fase di vaccinazione viene indicato un appuntamento che però può subire modifiche proprio in ragione della indisponibilità di vaccini. Si informano quindi i cittadini prenotati per il richiamo nei prossimi giorni della possibilità di uno slittamento della data rispetto a quella indicata nel foglio rilasciato al momento della vaccinazione e per questo – assicura la Regione - verranno avvisati singolarmente sull’eventuale differimento». 


L’incognita
La chiamata arriverà, eventualmente, dal personale Asur o dagli operatori del call center, sulla base delle liste delle prenotazioni. L’auspicio è che la battuta d’arresto non si renda necessaria, ma l’incognita che pende sulla mattinata di domani - a rischio perché le scorte bastano appena per alcuni richiami e la nuova consegna di Pfizer, per quanto prevista e di solito affidabile, non è ancora “in pancia” al sistema vaccinale marchigiano - ha spinto l’esecutivo regionale a comunicare la possibilità dello slittamento in via precauzionale. I continui cambi di passo sulle forniture stanno rendendo complessa la programmazione e tenendo in stand by l’apertura dello slot per le prenotazioni per la fascia 60-64 anni, ancora al palo. Intanto, da oggi il Lazio dà il via alle prenotazioni per il target 56-57 anni.

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