Vaccini, Marche al terzo posto: il 47,3% di cittadini è protetto. Subito al via la fascia 50-59enni. Il nodo caregiver

Vaccini, Marche al terzo posto: il 47,3% di cittadini è protetto. Subito al via la fascia 50-59enni. Il nodo caregiver
di Maria Teresa Bianciardi
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Lunedì 17 Maggio 2021, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 16:09

ANCONA - Le Marche sono al terzo posto in Italia per vaccini antiCovid somministrati in rapporto alla popolazione, dopo la Liguria e il Molise. L’aggiornamento è puntuale, con il 47,3% di persone già sottoposte alla profilassi di cui il 16,05% ha ricevuto anche la seconda dose. Fino a ieri in regione sono stati consegnati 776.630 sieri e ne sono stati iniettati 728.590 con una percentuale del 93,1: 481.649 sono le prime dosi, 246.941 i richiami.

Oggi ci sarà un’ulteriore accelerata con l’avvio delle vaccinazioni della fascia 50-59 anni che riguarda 235.599 marchigiani e mercoledì partiranno le prenotazioni per i 40-49enni, la cui vaccinazione però scatterà dalla fine di giugno compatibilmente con l’arrivo delle forniture in maniera massiccia secondo le indicazioni del generale Figliuolo.


Il nodo caregiver
L’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini puntualizza anche tutto il percorso attivato per i caregiver e per i familiari delle persone fragili delle Marche: «Siamo stati tra i primi in assoluto in Italia ad aver avviato questo trattamento e questa categoria è stata inserita nella linea di vaccinazione come le persone a cui assicurano assistenza, quindi non passando dai Palazzetti ma trattati direttamente dall’Asur che nelle Marche gestisce la maggior parte dei plessi ospedalieri. Un procedimento che evidentemente richiede tempi più lunghi rispetto ai punti di vaccinazione del territorio». Nei giorni scorsi sono arrivate altre 5mila prenotazioni per la categoria caregiver e fino a ieri erano 18.867 i vaccinati, di cui 5.243 anche con la seconda dose. Nel frattempo anche a livello nazionale si sta studiando un programma di somministrazioni per ridurre il numero delle iniezioni del richiamo nel periodo centrale di agosto, la fase più intensa della stagione turistica. «Seconde dosi anticipate o posticipate di pochi giorni»: è il piano alternativo che diversi governatori stanno ipotizzando, nel caso in cui la corsa contro il tempo per riuscire a connettere i sistemi informativi di tutte le aziende sanitarie del Paese non andasse a buon fine. L’immunizzazione potrebbe slittare anche per tanti giovani che hanno programmato mare e viaggi e potrebbero rimandare il primo shot. Diversi Comuni a vocazione turistica lanciano l’ennesima esortazione al Commissario per l’emergenza Covid, Francesco Figliuolo, e nel frattempo le Asl si affrettano a riempire le agende, incrociando gli appuntamenti anche in base ai vaccini utilizzati, per ognuno dei quali la tempistica del richiamo varia in base alla casa farmaceutica.

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