Stretta sulle vaccinazioni ma la Regione sospende un secondo lotto AstraZeneca. Saltamartini: «Stop precauzionale»

Stretta sulle vaccinazioni ma la Regione sospende un secondo lotto AstraZeneca. Saltamartini: «Stop precauzionale»
di Maria Teresa Bianciardi
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Lunedì 15 Marzo 2021, 02:55

ANCONA  - Anche un secondo lotto di AstraZeneca è stato sospeso nelle Marche dopo un decesso avvenuto in Piemonte nelle scorse ore. Si tratta della fornitura con il numero ABV5811 le cui dosi sarebbero già in parte state inoculate fra i vaccinati delle forze dell’ordine e del personale scolastico. «Abbiamo provveduto in serata a fermare il lotto in questione - ha spiegato l’assessore regionale alla Sanita, Filippo Saltamartini - in via precauzionale, esattamente come avvenuto per il precedente». 

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Il caso
A riguardo l’Aifa ha già dichiarato «che non esiste nessuna causalità dimostrata tra il decesso e la somministrazione del farmaco - si legge in una nota arrivata in serata - e che le attività di farmacovigilanza proseguono sia a livello nazionale che europeo.

Aifa rassicura fortemente i cittadini sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca. La Regione Marche è attenta a garantire in ogni caso la massima sicurezza nella campagna vaccinale e crede nella necessità e nell’efficacia della profilassi al fine del superamento della pandemia». Ma la notizia ha comunque fatto il giro delle Marche e soprattutto fra chi, nelle prossime ore, dovrà sottoporsi alla profilassi: perché sebbene tra oggi e domani sono in consegna nelle Marche nuove forniture di vaccini Pfizer, questi non potranno essere utilizzati se non per i richiami ai marchigiani che hanno ricevuto la prima dose. Anche oggi infatti la profilassi proseguirà, ma con AstraZeneca pure per gli over 80: «Abbiamo deciso di avvertire tutti coloro che si sono prenotati per Pfizer e che invece troveranno l’altro vaccino - ha spiegato Saltamartini - per evitare che una volta arrivati al punto di somministrazione decidano di non farlo. Va chiarito comunque che tutte le persone che si sottopongono all’immunizzazione sono seguite nel percorso e nell’anamnesi proprio per decidere se proseguire con la vaccinazione oppure no».

 
Il summit
E proprio la questione vaccini è stata al centro dell’unità di crisi che si è tenuta ieri mattina in Regione con tutti i vertici della sanità marchigiana. Un confronto per fare il punto sulla pandemia e sulla pressione ospedaliera che sta mettendo in grande difficoltà le strutture territoriali, ma soprattutto per impostare il lavoro delle prossime settimane quando anche nelle Marche dovrebbe arrivare una massiccia fornitura di Pfizer, AstraZeneca e Moderna. Al via da oggi - con lo scattare della zona rossa in tutta la regione - le vaccinazioni a domicilio, sempre con AstraZeneca, da parte dei medici di medicina generale: sono migliaia le prenotazioni arrivate da parte di over 80 che hanno problemi di deambulazione e che riceveranno le dosi compatibilmente con le disponibilità di vaccini e con l’anamnesi generale che esclude dalla somministrazione del siero anglo-svedese alcune categorie di persone tra cui quelle estremamente vulnerabili. «Eventuali rinunce la vaccino - sottolinea ancora Saltamartini - saranno recuperate in seguito: la situazione è in progressivo divenire, sia per le future consegne di una quantità maggiore degli attuali vaccini in uso, sia per altri sieri approvati o che lo saranno a breve». Nel frattempo anche ieri a livello ospedaliero si è registrato un aumento di ricoveri nelle terapie intensive arrivati a 131, con un’ impennata di degenti anche in Semintensiva (215, +6). Undici i decessi correlati al Covid, tra cui un 51enne di San Severino.
 

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