Il direttore Usr Marche Filisetti: «Due classi su cento sono a casa, l’anno scorso erano cinquanta»

Marco Ugo Filisetti, direttore dell'Ufficio scolastico regionale delle Marche
Marco Ugo Filisetti, direttore dell'Ufficio scolastico regionale delle Marche
di Martina Marinangeli
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Domenica 12 Dicembre 2021, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 12:20

ANCONA - Marco Ugo Filisetti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, qual è la situazione del contagio nelle classi delle Marche?
«Al 9 dicembre, su 10.477 classi ce ne sono 288 in quarantena, ovvero il 2,7% del totale. La situazione non è tale da porre il sistema scolastico in stress per l’epidemia. Questo ovviamente non significa abbassare la guardia, né sottovalutare il problema: restano fondamentali gli adempimenti che gli istituti, già dall’inizio dell’anno, hanno posto in essere, dalla sanificazione delle aule alle regole sul distanziamento». 

 
Eppure tutto ciò non è bastato a scongiurare la didattica a distanza, benché il suo utilizzo sia molto più limitato rispetto allo scorso anno.
«Certo, l’impatto è percentualmente contenuto, ma non sottovalutiamo il fatto che, per quel 3% che subisce la didattica a distanza nonostante i vaccini, il green pass, la sanificazione, l’attenzione alle misure di sicurezza, eccetera, il problema si crea. È normale che ci sia un po’ di apprensione, ma il servizio non si è interrotto. Non siamo nella situazione dello scorso anno, quando avevamo il 50% degli studenti in dad o, in certe fasi, la chiusura totale. Il servizio di istruzione, in questo momento, è molto meno impattato». 


Uno dei punti ciechi denunciato da famiglie e dirigenti scolastici è rappresentato dai tempi lunghi del tracciamento, anche a causa del numero insufficiente di persone preposte a questo compito: ci sono novità all’orizzonte su questo aspetto? 
«Il nuovo sistema prevede l’introduzione della dad al verificarsi di un contagio all’interno della classe.

Questo, in attesa che venga potenziato il sistema di testing con il tampone: dovrebbe essere rafforzato con l’apporto di ulteriori risorse umane dato dal commissario per l’emergenza Covid».


Il personale in più per il tracing arriverà prima o dopo lo stop natalizio? 
«So che ci si sta già lavorando. In ogni caso, stiamo continuando con il progetto delle “scuole sentinella” ed anche in questo monitoraggio, i risultati parlano di pochissimi casi riscontrati. I dati sono rassicuranti». 


Per il rientro dalle vacanze natalizie - periodo che da tradizione porta con sé incontri e, dunque, rischio assembramenti -, sono al vaglio linee guida specifiche per un monitoraggio più puntuale? 
«Si sta facendo di tutto per evitare che l’eventuale evoluzione del contagio abbia un impatto consistentemente negativo. Teniamo presente che la popolazione scolastica è in larga parte vaccinata, così come il personale. Inoltre adesso, anche quei colleghi che preferivano avvalersi del tampone per ottenere il green pass – una percentuale comunque ridotta –, dovranno vaccinarsi. Stiamo dunque affinando il nostro sistema informativo per rilevare questo. Ed un adeguamento ci sarà anche nel sistema di rilevazione delle classi in quarantena, a maggior ragione se riprenderà l’attività di monitoraggio attraverso testing dei ragazzi, anziché la messa in dad alla presenza di un contagio».


Sono stati riscontrati problemi sui mezzi pubblici dopo l’introduzione del green pass obbligatorio per gli over 12? 
«Al tavolo di sicurezza che include autorità sanitarie, gli assessori regionali a Scuola, Trasporti e Sanità, i rappresentanti scolastici ed i sindacati, negli scorsi giorni è stato esaminato questo tema, rilevando un forte senso di responsabilità da parte dei ragazzi. Per fare un esempio, su 300 controlli a campione ad Ancona, è risultato un solo studente privo di green pass. È anche vero che le aziende di trasporto riferiscono di una certa riduzione nell’utilizzo dei mezzi pubblici: presumiamo che, chi fosse sprovvisto di green pass, abbia optato per il mezzo privato». 


Dal 16 dicembre inizia la vaccinazione alla fascia 5-11 anni. Al momento sono 106 le classi in quarantena nelle Primarie: un’arma in più per contenere il contagio.
«Le autorità sanitarie ci dicono che la vaccinazione anche sotto i 12 anni può essere utile a contenere il fenomeno del contagio, soprattutto nei confronti del personale più adulto».

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