Aule piene a metà, ecco la scuola modello gratta e vinci. Verifiche facilitate per chi sta in Dad. Molti dirigenti scelgono altre soluzioni

Aule piene a metà, ecco la scuola modello gratta e vinci. Verifiche facilitate per chi sta in Dad. Molti dirigenti scelgono altre soluzioni
di Maria Teresa Bianciardi
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Venerdì 22 Gennaio 2021, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 09:17

ANCONA - Prendete le verifiche, ad esempio. Cosa succederà da lunedì in poi quando metà studenti di una classe qualsiasi di un liceo Classico si troverà a tradurre una versione di Licurgo sotto l’occhio attento del prof di greco, mentre l’altra metà sarà in collegamento da casa con la possibilità di allungare la mano verso un cellulare per agevolare il compito e salvarsi da un brutto voto? Questione di onestà, sicuro. Ma l’occasione è dietro l’angolo e c’è da scommetterci che verrà afferrata al volo.

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Grazie, se volete, all’ordinanza firmata mercoledì dal governatore Acquaroli dove si «prevede che le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottino forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica» per il rientro a scuola da lunedì (in anticipo di una settimana, ndr), salvo poi specificare che «è fortemente raccomandato che la percentuale del 50% sia determinata in riferimento al numero degli alunni delle singole classi e non solo dell’intero istituto scolastico».
Le indicazioni
In sostanza le indicazioni della Regione virano decisamente su metà studenti in aula e l’altra metà in Dad, piuttosto che tutta la classe fuori per una settimana e in presenza nei giorni successivi, in maniera alternata. Per i ragazzi è un po’ come avere in mano un Gratta e Vinci: se la verifica capita quando è attiva la didattica a distanza, il bel voto è assicurato. Altrimenti, vale la regola dello studio. Un particolare sfuggito, o forse non tenuto in debita considerazione, dagli estensori dell’ordinanza. Sul punto si è espresso ieri il direttore scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti: «Si presuppone che le verifiche svolte a casa siano parimenti idonee a quelle effettuate in classe. Oppure si può pensare che chi è in presenza svolga la verifica mentre chi è a casa venga impegnato in un’altra attività. Su questo lasciamo piena autonomia ai presidi». Detto, fatto. Nelle Marche diversi dirigenti hanno glissato sulla «forte raccomandazione» ed hanno provveduto ad organizzare le attività scolastiche utilizzando ovviamente il metodo dell’alternanza, ma raggruppando tutta la classe proprio per evitare situazioni incresciose e disparitarie. Anche in questo caso però le scelte sono state variegate. L’Ipsia Corridoni di Corridonia, per esempio, ha organizzato la settimana delle classi parte in presenza e parte in Dad, mentre il liceo Leopardi di Recanati ha suddiviso gli studenti in quattro gruppi che si alterneranno - di settimana in settimana, a gruppi di due - in presenza e in Dad. Stesso metodo utilizzato dall’istituto Bonifazi di Civitanova che ha già predisposto il piano da qui al prossimo 5 marzo. 
Le posizioni
In provincia di Pesaro Urbino molti presidi hanno adottato il metodo settimanale coinvolgendo le classi per intero, ma per esempio al liceo Scientifico Marconi si segue la regola del 50% in aula e il resto davanti al Pc. Soluzione, quest’ultima, poco condivisa nel capoluogo marchigiano, visto che i dirigenti di Ancona hanno già più o meno deciso di non dividere i compagni di classe, anche perchè - verifiche a parte - diventa difficile persino spiegare dovendo rivolgersi agli studenti in aula e contemporaneamente a chi invece è in Dad. Darà invece corso alla raccomandazione regionale Nazario D’Amato dirigente del Mazzocchi-Umberto I di Ascoli, dove dal 25 gennaio torneranno in presenza la metà dei ragazzi di ogni classe, mentre agli altri sarà garantita la Dad. Faranno due turni e sono già state individuato le classi, gli studenti del liceo ascolano Stabili-Trebbiani. «I docenti che, in base al loro orario, devono svolgere l’insegnamento sia in classi in presenza sia in classi in dad o che hanno difficoltà di collegamento, in casa - ha sottolineato il preside Arturo Verna - con la rete internet per svolgere i propri doveri d’ufficio possono utilizzare le postazioni presenti a scuola». E rientro a scuola sia.

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