Vietati gli spostamenti ma dubbi sulle deroghe. Il dilemma dei genitori soli. Orari, seconde case, chiese: ecco quello che c'è da sapere

Vietati gli spostamenti ma dubbi sulle deroghe. Il dilemma dei genitori soli. Orari, seconde case, chiese: ecco quello che c'è da sapere
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Sabato 5 Dicembre 2020, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 12:50

ANCONA - Comprovate esigenze, situazioni di necessità, motivi di salute. La formuletta ormai l’abbiamo imparata al memoria dal primo Dpcm in poi. Solo che adesso, dovendola tarare sugli spostamenti in periodo natalizio per raggiungere i genitori, magari molto anziani e soli, il dilemma sulla finestra delle concessioni aumenta. E si attende che il governo, attraverso la pagina on line dedicata alle Faq, entri nel dettaglio e chiarisca a cosa la formuletta si riferisca in questa particolare situazione, visto che il nuovo Dpcm ha vietato gli spostamenti da un Comune all’altro il 25, il 26 dicembre e il primo gennaio. Risolto invece il dilemma della messa della vigilia di Natale: essendoci il coprifuoco alle 22, le celebrazioni saranno anticipate (alle 20?) e la Conferenza episcopale ha raccomandato di fissare funzioni religiose nell’arco dell’intera giornata di Natale.

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1  REGIONI E COMUNI BLINDATI

Il nuovo Dpcm non ha lasciato margini di manovra. Dal 21 dicembre fino al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse Regioni o Province Autonome. In particolare il 25, il 26 dicembre e del 1° gennaio 2021 è vietato anche ogni spostamento tra Comuni. «Sono fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute».

2  GENITORI SOLI, IL DILEMMA

Cosa è compreso tra i motivi di urgenza, di salute e di necessità che giustificherebbero il passaggio da un Comune ad un altro per raggiungere i genitori nei tre giorni vietati dal Dpcm? Basta avere un genitore anziano o solo, oppure bisogna dimostrare la non autosufficienza del proprio caro? E in questo caso è necessario che il genitore rientri nella fascia tutelata dalla legge 104? Domande che in queste ore dovranno trovare risposta nelle Faq che il governo pubblica per chiarire i punti chiave dei Dpcm.

SECONDE CASE, I LIMITI

Nel frattempo però il decreto firmato dal premier Conte consente anche nel periodo di massima attenzione il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Ma esclude gli spostamenti verso le seconde case ubicate in un’altra regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune. Pure in questo caso però valgono i motivi di urgenza e sicurezza: con l’autocertificazione che spieghi il motivo dello spostamento. 

COPRIFUOCO, DOPPIO ORARIO

È stato confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5 che è attualmente in vigore. Le maglie si stringono a Capodanno, quando il coprifuoco verrà esteso fino alle 7 del mattino del 1 gennaio 2021. Questo per evitare i festeggiamenti nelle piazze e in strada. Gli italiani che andranno all’estero per turismo dal 21 dicembre al 6 gennaio al rientro dovranno sottoporsi alla quarantena. Anche i turisti stranieri che arrivano in Italia nello stesso periodo dovranno sottoporsi dalla quarantena.

5  PIAZZE CHIUSE SE NECESSARIO

Il timore del governo è quello che durante queste settimane un po’ più leggere, gli assembramenti possano fare da volano alla diffusione del Covid. Per questo nel Dpcm si legge che nelle «strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta per tutta la giornata o in determinate fasce orarie la chiusura al pubblico, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private». 

6  SÌ ALL’ATTIVITÀ MOTORIA

Come sempre in questi mesi è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. «Salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti». 

7  NEGOZI APERTI FINO ALLE 21

Fino al 6 gennaio 2021, le attività commerciali al dettaglio possono restare aperte sino alle ore 21. Nelle giornate festive e prefestive saranno invece chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione di: farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole.

8  IN ALBERGO CENA IN CAMERA

Chi pensava di avere in tasca la soluzione per San Silvestro, è rimasto deluso. La ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive sarà consentita solo con servizio in camera dalle 18 del 31 dicembre 2020 fino alle 7 del primo gennaio 2021. Una disposizione resa necessaria per evitare che siano organizzate feste e veglioni. Da tempo qualche hotel aveva infatti studiato un pacchetto con il pernottamento e la cena anche nell’ultimo dell’anno per aggirare il divieto di organizzare feste.

9  BAR E RISTORANTI FINO ALLE 18

Questa regola contenuta nel Dpcm è già inserita nelle regioni che da domani sono gialle, Marche comprese: le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle 5 fino alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18, invece, è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Nelle Marche questa norma è anticipata alle 16.

10  OK AD ASPORTO E DELIVERY 

Per tentare di salvare le attività di ristorazione, pub, pasticcerie e bar che più di tutti stanno soffrendo in questa seconda ondata di pandemia, il governo ha deciso di continuare a consentire la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Fino alle 22 si può lavorare con l’asporto ma con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Poi può proseguire la consegna a domicilio.

11  ATTENTI CON LE SECONDE CASE

Per le seconde case le regole sono rigide. Dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021 è infatti vietato lo spostamento nelle seconde case anche se si trovano in un’altra regione in fascia gialla. È però sempre consentito il ritorno presso la propria residenza, abitazione o domicilio. Chi vive in una regione in fascia arancione non può invece trasferirsi nella seconda casa perché è vietato il trasferimento da un comune all’altro. È sempre consentito andare nelle secondo case se ci sono motivi di urgenza.

12  SI SCIA SOLO DAL 7 GENNAIO

Il Dpcm ha deciso per la chiusura degli impianti da sci, che rimangono aperti soltanto «per gli atleti professionisti e non professionisti riconosciuti dal Coni» oppure per gli allenamenti «finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento delle gare». Gli impianti potranno riaprire a partire dal 7 gennaio con le linee guida validate dal Cts». In particolare: uso delle funivie al 50% con obbligo di mascherina e distanziamento in attesa di prendere gli impianti. 

13  ATTENTI ALLE FESTE PRIVATE

Niente deroghe al divertimento: Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Per quanto riguarda le abitazioni private, il Dpc, spiega che «è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza». Stando ben attenti a non esagerare con il numero degli ospiti. Sono vietate le sagre, le fiere di qualunque genere e gli altri analoghi eventi.

14 SUPERIORI IN CLASSE DA GENNAIO

Se ne riparla l’anno prossimo. Se l’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione continua a svolgersi integralmente in presenza, per le scuole di secondo grado il rientro in classe è previsto il 7 gennaio. Come? Secondo il governo, che ha a lungo studiato le modalità di ritorno a scuola, dovrà essere garantita l’attività didattica in presenza per il 75% della popolazione studentesca.

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