Mascherine, scade l’obbligo anche al chiuso. Ma restano raccomandate. Le eccezioni. Cinque domande a quattro medici, ecco cosa dicono

Ciao mascherine, scade l’obbligo anche al chiuso. Le eccezioni: trasporto pubblico, cinema, discoteche e scuole. Ma restano raccomandate. Cinque domande a quattro medici
Ciao mascherine, scade l’obbligo anche al chiuso. Le eccezioni: trasporto pubblico, cinema, discoteche e scuole. Ma restano raccomandate. Cinque domande a quattro medici
di Lorenzo Sconocchini
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Giovedì 21 Aprile 2022, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 16:54

ANCONA - Tempo dieci giorni e scadrà anche l’obbligo di portare le mascherine al chiuso, al momento in vigore ovunque tranne che nelle abitazioni private. Un obbligo previsto dal decreto anti-Covid del 24 marzo solo fino al 30 aprile. A meno che, come ha lasciato capire in più occasioni il ministro della Salute Roberto Speranza, il Governo non decida in extremis di prorogare l’obbligo di usare protezioni per naso e bocca al chiuso almeno in certi luoghi e situazioni. Ma per ora l’orientamento che sembra trasparire dall’Esecutivo sarebbe quello di trasformare l’obbligo di mascherine al chiuso in una semplice raccomandazione, alcune possibili eccezioni come i mezzi di trasporto pubblici e forse anche cinema, teatri e discoteca. Ne ha parlato ieri il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, a RaiNews 24.

«Credo che gli italiani in questi 2 anni abbiano maturato una consapevolezza diversa rispetto al Covid - ha spiegato - Quindi sono convinto che passare da un obbligo una raccomandazione possa essere assolutamente la scelta giusta.

Con la riflessione magari di mantenerla in alcuni luoghi. Pensiamo» ad esempio «ai mezzi di trasporto, dove magari ci può essere più affollamento». In ogni caso, ha ribadito Costa, «credo che ci sono le condizioni per procedere col togliere le mascherine al chiuso» come misura obbligatoria». Qualche prudenza in più sembrava mostrare l’altra sera il ministro della Salute Roberto Speranza, intervistato durante la trasmissione Di Martedì su La7. «Valutiamo giorno per giorno – ha spiegato - settimana per settimana, ma al momento le mascherine sono obbligatorie: per me poi sono e restano un presidio molto importante». Un atteggiamento cauto che trova sponda in molti esperti, come il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, secondo cui la mascherina «resta una protezione importante e fondamentale in certi contesti, come il trasporto pubblico, cinema e teatri». Anche per il ministro della Cultura, Dario Franceschini c’è ancora una riflessione in corso nel Governo. «Forse le persone che vanno al cinema o al teatro - ha detto ieri il ministro -. si sentono più sicure se tutti gli spettatori vicino a loro tengono la mascherina». E in effetti, secondo le anticipazioni circolate ieri, la mascherina (almeno quella chirurgica) potrebbe restare obbligatoria almeno fino all’estate nei come cinema, teatri e discoteche. Anche nei luoghi di lavoro, si ipotizza che la mascherina chirurgica potrebbe restare obbligatoria dove non è possibile mantenere distanze minime. Non dovrebbe cambiare nulla nelle scuole, dove è già prevista la mascherina obbligatoria - per gli alunni dai 6 anni - fino al termine dell’anno scolastico.


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